sabato 28 giugno 2008

Nox

Faceva un caldo insopportabile nel Darkwater, molto di più di quanto ne facesse già fuori.
Non era un locale per coppie, la maggior parte dei clienti erano ex galeotti, alcuni entravano ed uscivano di galera ogni mese, ma quelli erano pesci piccoli e Nill non era là per loro.
C'era anche una parte di clienti "normali", gli harleysti ad esempio, bastava non infastidirli, mai...
I vari casini che si erano verificati non erano mai partiti direttamente per mano loro.
Nill era un harleysta fuori dal comune. Girava da solo, non amava il branco e sebbene in molti pensavano che questo lo rendesse più vulnerabile lui si sentiva al sicuro unicamente da solo.
Aveva un chopper cromato, sempre lucido, tenuto estremamente bene, ne curava i minimi particolari. Era inconfondibile, tutti sapevano a chi appartenesse quel chopper e tutti ne riconoscevano il suono mentre arrivava, un suono unico, cupo, metallico. Sul serbatoio c'era aerografato il nome con cui lo battezzò un tipo quando aveva 21 anni: Noxius.
Quel giorno si trovava al Darkwater, faceva un caldo insopportabile.
Il locale era pieno, tutti i tavoli erano zeppi di gente. La sala era abbastanza grande, poteva contenere molta gente e al centro c'era un grande bancone a ferro di cavallo.
Il fumo sprigionato dalle sigarette e dai sigari nei posacenere danzava lentamente a mezz'aria per poi sciogliersi verso il soffitto, rendendo ancora più soffusa la calda luce rossa che a mala pena illuminava il palco dove si esibivano le lap dancers.
Sulle lunghe lastre di legno scuro del pavimento, così come sul bancone e sui tavoli, c'erano incisi i segni dei mozziconi di sigarette spente, delle sedie strusciate, dei bicchieri rotti, dei tacchi dei stivali, dei nomi incavati con coltelli da tasca e a volte di fori di proiettile.
Su ogni centimetro quadrato di legno c'era una storia, una storia particolare ed unica, raccontata dall'insieme dei segni che portava...
Quella sul bancone era la storia di Noxius, Nox per gli amici, da 21 anni, in pochi sapevano che si chiamava Nill e tra quelli c'era E.B. detto il fratello maggiore, proprietario del Darkwater.
E.B. lavorava al bancone perchè voleva essere lui di persona a servire i suoi clienti, per conoscerli e capire le loro abitudini, i loro modi di fare e di dire, i loro pensieri, le loro movenze, i loro tic, le loro paure, i loro piaceri, tutto insomma. Chi lavora al bancone diventa velocemente uno psicologo.
In quell' afosa sera di agosto al bancone c'era un gruppo di svitati, avevano bevuto già molto e non accennavano a fermarsi.
E proprio quella sera l'emblematica figura di Nox avrebbe preso forma nell'immaginario collettivo di tutta L.A.
Nill entrò e si avvicinò al bancone
E.B. "Ciao Nill, che ti porto..."
Nill "J.D."
E.B. "Liscio o con ghiaccio"
Nill "Con ghiaccio, grazie E.B."
E.B. posò il bicchiere sul bancone mentre Nill prese una sigaretta dal suo pacchetto di Marlboro morbide nel taschino, prese lo zippo per accendere ma era scarico, così E.B. gli fece accendere e gli portò un po' di nafta in un bicchiere da mettere nello zippo.
Nill "Sai mica niente di un certo Mark"
E.B. "Mark, so che gira per la W.C. ma non l'ho mai visto qua dentro, dicono che gira con dei rangers, ultimamente ha dei problemi con la libertà vigilata"
Nill "Cos' ha combinato"
E.B. "Mah, di preciso non lo so...la voce che gira è che si trovava in macchina con Marlene, i due si sono avvicinati un po' troppo e a quanto pare la tipa deve aver cambiato idea ed avergli detto qualcosa che a lui non è piaciuto molto..."
Nill " E quindi?"
E.B. "E quindi l'hanno ritrovata sgozzata in macchina, senza portafogli e senza vestiti, le aveva lasciato solo le mutande"
Nill "Galantuomo..."
Si guardò un attimo attorno, qualche faccia conosciuta, qualche cenno, sulla destra il palco con una lap dancer, intorno tutta gente che sventolava bigliettoni per la ballerina, qualche cameriera che portava da bere su e giù dai tavoli ed in fondo la luce al neon blu che indicava l'uscita sul retro. Nulla di particolare.
Si voltò, sulla sinistra l'altra parte dei tavoli con posacenere gonfi e fumanti, bicchieri ovunque, anche a terra se il posto sul tavolino era finito, l'entrata era un via vai di gente, un tipo con un cappello da cowboy nero entra e si siede al bancone, gli svitati continuavano a bere. Tutto ok.
Nill al centro del bancone, a destra il cowboy e a sinistra gli svitati.
Il cowboy ordinò da bere.
Uno degli svitati ruppe il ghiaccio.
1 " Ei...EI tu, coi basettoni...ahaha!!! Cazzo sei, Elvis?"..."AHAHAHA!!!" (i svitati se la ridono)
E.B. si girò, si mise comodo e continuò a lavare i bicchieri, questa non se la voleva perdere, mentre il cowboy alzò lo sguardo dal suo cappello nero.
Il secondo prese più coraggio.
2 "EI ELVIS!!! Cazzo sei sordo? AHAHAH!!!"
Si avvicinò.
2 "Ei, il mio amico stava parlando con te, non l'hai sentito?"
Nill "Hai mica d'accendere? Ho lo zippo scarico"
2 "Certo"
Il tipo mise la mano in tasca, fece per prendere lo zippo ma tirò fuori un tira pugni e colpì Nill in pieno volto.
Il naso di Nill cominciò a sanguinare, sentì in bocca il sapore del ferro, l'adrenalina rilasciata dal corpo entrò in circolo, le sue pupille si restrinsero, aumentò la pressione nelle sue arterie.
Nill "Uno di voi questa sera non tornerà più a casa"
Nill colpì il tipo con una tale forza da fargli entrare l'osso del naso nel cervello. Cadde di colpo a terra senza vita, sotto gli occhi sbarrati dei vicini.
Gli svitati si incominciarono ad agitare, gli unici, nel locale non si mosse nessuno, tutti continuarono a fare quello che avevano fatto fino a quel momento. E.B. continuò a lavare i bicchieri. Solo il cowboy si alzò dalla sedia, prese la sua pistola e fece cenno ai svitati di andarsene.
Cowboy "Tutto ok?"
Nill "Si, nulla di rotto"
Cowboy "Ora è meglio che te ne vai da qua, quegli imbecilli avranno chiamato la polizia"
Nill "Già..."
Il cowboy diede una bandana nera a Nill per asciugarsi il naso, poi prese il suo coltello ed incise sul bancone 10/08/72 - Noxius, e se ne andò.

...


Poco dopo arrivò la polizia.
Joe "Ei E.B. come andiamo"
E.B. "Bene Joe, vuoi da bere?"
Joe "Ho ricevuto una chiamata per il tuo locale, cos'è questo sangue qua"
L'agente vide una grande pozza di sangue sotto il bancone, con una scia che andava fino al retro.
E.B. "Nulla di particolare Joe, una piccola discussione...Tieni"
E.B. portò all'agente un bicchiere di whisky colmo di ghiaccio con sotto un bigliettone da cento
Joe "Ok, dev'essere stato qualche imbecille che aveva voglia di scherzare"
E.B. "Serve altro Joe?"
Joe" No grazie E.B."
Joe si mise comodo al bancone ed incominciò a bere, prese il biglietto da cento e quando fece per metterlo in tasca notò che proprio vicino al suo bicchiere c'era inciso un nome con la data del giorno...Vide E.B. che era di spalle a versare del ghiaccio nei bicchieri, prese una penna e si segnò la data ed il nome sul biglietto da cento.
Joe "Ei E.B..."
E.B."Si Joe?"
Joe "...Cazzo fa un caldo insopportabile qua dentro! Portamene un altro..."

3 commenti:

Sara ha detto...

bello. mi piace lo stile, soprattutto le descrizioni degli ambienti. sembra di vederli, apprezzarne i colori e sentirne gli odori (o la puzza, dipende dai gusti)...
S.

Bebbo ha detto...

Grazie sarè, quel locale ce l'ho in testa da un bel po'...credo che esista da qualche parte...Se mai lo trovassi chissà dove, vi chiamerò!

Sara ha detto...

Vabbe', dai, non lo cercare. Aprilo.

Magari da qualche parte dove le leggi antifumo non colpiscono i locali pubblici. Altrimenti si perde parte dell'atmosfera....

S.