martedì 27 maggio 2008

L' Ultimo Giorno

Un bel giorno come gli altri mi sveglierò e andrò in cucina a preparare il caffè.
Nel frattempo mi laverò e mi vestirò. Berrò il mio caffè in balcone e mi accenderò la più bella sigaretta della giornata guardando il parco...e andrò a lavorare.
Sarà il mio ultimo giorno.

Prenderò la macchina e bestemmierò in modi variegati per il prezzo della benzina salito a 10,563€ al litro. Alla radio diranno che il petrolio sta per finire e che i prezzi raggiungeranno quota 1500$ al barile...continuerò a bestemmiare.
E bestemmierò ancora quando dopo un'ora di raccordo, partito dalla Nomentana, mi ritroverò all'uscita per la Centrale del Latte...127 metri in un'ora. Il numero di macchine a Roma è salito a 18 milioni.

Dopo circa due ore di fila ad un imbecille verrà in mente la bella idea di tamponarmi, scenderò con molta calma insieme al mio AK 47 (Berlusconi ha liberalizzato l'uso delle armi con possesso di patentino, in omaggio a chi presenta 3 o più CUD nello stesso anno solare) per risolvere il sinistro.
Ma il tipo mi dirà di non essere assicurato (Berlusconi ha tolto, dopo il bollo, anche l'obbligo RCA, ma solo a chi supera la 5a aliquota) e finirà con uno scambio di pacchetti di sigarette, da 8...15€...

Finalmente dopo 3 ore uscirò dal raccordo pagando il mio pedaggio (Berlusconi ha inserito, ma solo a Roma, dei caselli video-muniti per tutto il raccordo e per la rete ferroviaria, 8,12€) e arriverò a lavoro.

Sul posto saluterò tutti e verrò a mia volta salutato, andremo al bar a prendere il caffè (il secondo dei tre) e fumerò la mia quinta sigaretta...
Solite chiacchiere al bar, un gruppo di donne commenterà la puntata di "amici" di Maria, edizione 28, mentre i miei colleghi parleranno di calcio: il Milan ha vinto il 74° scudetto (Berlusconi ha inserito la legge che prevede 1 scudetto omaggio ogni 3 vinti consecutivi) e i romanisti, che il giorno prima hanno perso proprio con il Milan, si lamenteranno del goal in fuori gioco di Inzaghi (Berlusconi ha comprato il brevetto della macchina clonatrice da uno scienziato ebreo).

A lavoro tutto liscio, a parte qualche acciacco, si andrà in pausa pranzo: 15 minuti (Berlusconi ha comprato la CGIL). Mentre mangeremo vedremo, obbligatoriamente, il discorso alle nazioni di Berlusconi da Milano, sul 1° canale, per poi passare alla visita di Berlusconi in America sul 2° canale (può stare in due posti contemporaneamente, sempre grazie alla macchina clonatrice).

Dopo aver preso il mio terzo caffè e fumato (8), riprenderò a lavorare. Una telefonata mi confermerà il prossimo lavoro, Milano. Mi troverò costretto a rifiutare per passaporto scaduto (ora per andare da Bologna in su ci vuole il passaporto, rilasciano un visto di massimo 15 giorni)

Mi chiamerà poi il mio commercialista, il quale mi avvertirà che quest'anno pagherò il 5% di tasse in più, bestemmierò ad alta voce ed in modo grave così che tutti mi sentano ed il pensiero che con quei soldi avrei potuto comprare il nuovo mono Ohlins per la mia moto mi farà incazzare a tal punto da causare un ictus.

Si annebbierà la vista e crollerò a terra. Sarà il panico.
Già li vedo, tutti che corrono verso di me "chiamate un dottore!" "un'ambulanza, presto!" "non respira!" "è cianotico!" "oddio, lo perdiamo, lo perdiamo!" "cazzo!!!"
Tutti agitati, tutti preoccupati, tutti spaventati, tutti increduli. Tutti.

Tranne uno. Me.

Vasco

Quando avevo 16 anni le parole di Vasco mi hanno aiutato in moltissime situazioni. Era un profeta. Un poeta maledetto, raccontava verità, verità scomode...e per questo la gente si aggrappava ai suoi vizi, discutibili come persona ma sterili come artista...come dire che Maradona era una sega a calcio perchè pippava...ma lì no, il calcio non si tocca, forse perchè mette a stipendio persone che dovrebbero stare su un campo con la zappa in mano (con scarsi risultati credo).

Oggi qualcosa è cambiato, purtroppo. Si perchè quando le persone che prima gli puntavano il dito contro ora affollano le arene nei suoi concerti, vuol dire che c'è qualcosa di diverso. Io non critico nè loro nè tantomeno Vasco, solo scelgo.

Non riuscirei a scegliere la sua migliore canzone, ma vi posto il video di un pezzo di storia, di cui conservo un ricordo splendido, colonna sonora di una vacanza memorabile, ed antipasto anestetico a molte "battaglie".
Fa parte di quelle Canzoni che dopo averle ascoltate si è in grado di scalare una montagna a mani legate (forse è per questo che hanno considerato l' iPod un elemento dopante).
E' sempre un'emozione riascoltarla. Buona visione!


mercoledì 21 maggio 2008

Il Ring

Quando ero bambino spesso mio padre mi portava a vedere gli incontri di boxe clandestini. Mi diceva che dalla boxe si potevano imparare molte cose sulla vita. In un incontro c’è tutto, la passione, la fatica, il piacere, sorrisi, lacrime e sudori, la vittoria e la sconfitta, la morale.

La prima volta avevo circa dieci anni. Quando vidi Ray andare al tappeto mi bloccai per un attimo, vidi tutto al rallentatore: i suoi occhi girarsi piano piano, il sudore mescolarsi al sangue e scendere sul suo viso, il paradenti cadere sul ring e rimbalzare prima di fermarsi a terra. Poi il gong...la vita riprese a girare normale, il ring si riempì di gente che festeggiava il campione, mentre in un angolo Ray veniva portato via dal suo allenatore con uno straccio al collo imbevuto di sangue.

La folla era tutta per il vincitore, lì sul ring, mentre qualcuno già prendeva d’assalto i botteghini per ritirare i soldi delle scommesse. Mio padre scommetteva sempre agli incontri ed il più delle volte ci prendeva. Non so come facesse, ma ogni volta che gli chiedevo chi avrebbe vinto mi rispondeva sempre che dipendeva dalla fame.

“come dalla fame…” domandai

“si Nill, dalla fame. Spesso chi più perde più fame ha…”

Da subito non capii cosa volesse dire mio padre con quella frase, anzi, diciamo che ci misi degli anni per capirlo. Adesso, dopo che mio padre è morto per un regolamento di conti, ho capito. Ho capito perché mi portava a vedere gli incontri da bambino e cosa si può imparare vedendoli.

Onora chi vince, ma temi chi perde. Perché chi perde si vuole rifare.

Macro

Queste sono alcune macro dal mio archivio.
La macro fotografia ti da la possibilità di decontestualizzare un oggetto e renderlo diverso...
A me piace risaltarne dei particolari, evidenziandone i dettagli...

o renderli astratti...
La prima cosa necessaria è l'occhio, la fantasia...Le macro si scattano con un obiettivo macro appunto, con buona apertura (almeno 2.8) e mano ferma per tempo d'esposizione e soprattutto messa a fuoco molto selettiva.
In ogni caso, buon divertimento!

lunedì 19 maggio 2008

Gite in Moto, che spettacolo!

Brivido, passione, velocità, libertà...in una parola: Moto.
Dopo aver fatto il Passo delle Capannelle in moto, una delle più belle strade italiane, tutti a pranzo a Campotosto...e di corsa perchè nevicava!!!
Questa è la mia Hornet 900, la mia prima moto, il mio primo amore, bella bestia!!! Mancano ancora delle cose, ma ci stiamo lavorando....


































Ecco qualche foto delle ultime gitarelle....la Tuono è di Carletto e il Multistrada è di un pazzo, Emiliano,uscire con lui&co equivale praticamente ad uscire da soli, prima curva insieme, seconda curva spariti...bella!!!
Quì siamo sulla piana di Campo Imperatore, al bivio....

















Quì su altre stradine nei dintorni della regione...















...poi con Sara e Carletto sulla statale verso S.Franco, Assergi....



Ecco un piccolo video del pranzo a Campotosto....


Genesi, Ascesa e Discesa di Roberto, Nascita di Bebbo, Conflitto di Interessi, Fusione dei Due e Nascita dell'Uomo...ME, in Ascesa

Secondo gli scritti la prima manifestazione di Bebbo avvenne quando Roberto era all'asilo.
La maestra aveva dato ai bimbi dei fogli su cui disegnare, ma Roberto, essendo una zappa con qualsiasi strumento che scrivesse, non voleva disegnare...in quel momento si manifestò Bebbo per la prima volta: decise di passare il tempo a picchiare un suo compagno, il quale era talmente idiota che ogni volta che Bebbo gli diceva chi gli avesse fatto male, lui indicava un altro compagno sotto lo stesso suggerimento di Bebbo...Ovviamente la maestra aveva visto tutto e decise, dopo aver calmato la situazione, di portare i bimbi in giardino.
Ma a Roberto non andava di stare seduto in giardino a giocare come un ebete e Bebbo gli diede una mano a passare il tempo, sterminando un formicaio...alla visione delle formiche martirizzate e divise come puzzle la maestra si preoccupò e chiamò i genitori...Bebbo non si fece più vivo per molto tempo, fino alle elementari.
Anche se sporadiche e di poco conto, le manifestazioni di Bebbo avvennero sempre con più frequenza in questo periodo: furti di merende, esplosioni di cartelle dei compagni, rotture di materiale didattico e non, offese al personale (maestre, bidelli), pestaggio di alcuni compagni a ripetizione, spesso aiutato da un altro compagno, Emiliano, anche lui forse pervaso da altro ego...
Alle medie il curriculum si arricchì, venne sospeso per una rissa in classe.
I professori lo detestavano, i genitori dei compagni lo odiavano, ma i Due avevano buoni amici e con loro passavano bei momenti.
Bebbo aveva deciso cosa avrebbe fatto da grande: rompere il cazzo.
Ma Roberto non ne era molto convinto, così Bebbo ritornò in profondità per emergere definitivamente alle superiori.
Furono anni difficili perchè nessuno dei due voleva darla vinta all'altro, creando un vero e proprio conflitto di interessi.
Il Cinema li salvò, entrambi, o meglio prima salvò Bebbo e poi, qualche anno più tardi, salvò Roberto che imparò così ad ammaestrare Bebbo.
Ora i due convivono una vita abbastanza serena, ripudiando la maggior parte delle cose che vedono evidenziate dalla cultura odierna del loro paese, dai modi di fare (ma soprattutto di pensare) di molta, troppa gente e, purtroppo, dall'intero sistema socio-politico-economico.
Fortunatamente esiste il cinema, le moto, la musica, i libri, la fotografia, la cucina, le birre, le ingarite con la play (daje fra!), le donne e gli amici per condividere tutto questo...(pure le donne, ve' carlè?)

...

Questo è il blog di Bebbo scritto da Roberto e di quest'ultimo scritto da Bebbo (anche se sarà sempre lui a firmarsi) in cui troverete cose che vi faranno ridere, cose che vi faranno pensare e cose che vi faranno passare un po' di tempo...
Sul "ring" hanno perso diverse volte, ma mai per k.o.
Delle persone, o situazioni, che li hanno vinti in passato ricordano nome, cognome, facce ed identità...con molti di loro sono risaliti sul "ring", con altri aspettano l'occasione, ricordando le forze impegnate nel rialzarsi dopo una sconfitta ed il carico vitale ricevuto ai traguardi, su ogni orma, durante il percorso...
Ma questa è un'altra storia...