tag:blogger.com,1999:blog-13328384686231989702024-03-05T05:25:36.332+01:00ORME (Di Un Disadattato)la scia non conforme al comun senso del buon costumeBebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.comBlogger55125tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-67723428244276060682016-10-03T20:15:00.001+02:002016-10-03T20:38:58.913+02:00HeadTi penso spesso, il tempo è strano e sembra dedicarsi ai ricordi in modo casuale.<br />
Un profumo, una canzone, una foto...<br />
Però ti sento ancora dentro ,<br />
Sei ancora i passi nella mia mente,<br />
L'aria della mia bocca,<br />
I capelli tra le mie dita,<br />
Riecheggi nei pensieri come i cerchi di un sasso in un lago,<br />
Batti forte nello stomaco,<br />
Sei l'acido lattico del mio cuore.<br />
L'anidride dei mie polmoni.<br />
Le palpebre stanche dei miei occhi socchiusi.<br />
Sei ancora sottile tra il sogno e la veglia .<br />
Siamo lontani<br />
Siamo vicini<br />
Non importa,<br />
Sei sempre la linea di ogni mio orizzonte<br />
Tutte le mie parole<br />
E le mie frasi sbagliate.<br />
<br />Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-11556306758716852752013-06-11T19:11:00.000+02:002013-06-11T19:15:11.023+02:00Sometimes (you)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilGLC2mXWrCZ6iiMWyok_2S48v9abmzReZ_IHDtKgZc4W4hFBH9B8MBox8gERcjMNHDD1nuTRtosvDFlYY04OX64gTjFIx_aqiJr52oy3Z1idycbE74kBIk9GRJX12WyvZvFtDNhCm0Zc/s1600/DSC_0037b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilGLC2mXWrCZ6iiMWyok_2S48v9abmzReZ_IHDtKgZc4W4hFBH9B8MBox8gERcjMNHDD1nuTRtosvDFlYY04OX64gTjFIx_aqiJr52oy3Z1idycbE74kBIk9GRJX12WyvZvFtDNhCm0Zc/s320/DSC_0037b.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:DoNotOptimizeForBrowser/>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]-->
<br />
<br />
<br />
Ascoltami ora<br />
come se sussurrassi<br />
come fosse piacevole il suono<br />
come se intorno fosse silenzio di piombo<br />
Ascoltami ora<br />
come fosse la prima volta per il tuo udito<br />
come fossero le prime ore del giorno<br />
come fosse sabbia negli occhi<br />
come fosse luce intensa dopo buio pesto<br />
Ascoltami ora<br />
come fossi acqua in superficie<br />
come fossi carico vitale<br />
come fossi il perdono<br />
come fossi la cura<br />
Ascoltami ora<br />
anche se non ho più fiato<br />
anche se non ho più voce<br />
<div class="MsoNormal">
troverai le mie parole nei milioni di sfumature</div>
che colorano il mondo<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-76530983021620399612012-07-19T19:19:00.000+02:002012-07-19T19:20:47.757+02:00Dead Man<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpPiIhbKfBGXe5poKoxPITCoEZXvlLui_Nok6kANcLYzd7VS7CH9Ui7Qu34SK_jkjZUbSmS9b1_HN13q2Uc0z79T8KoOwLGpfptHjMkPGmaEHWRs1v5PrNcgFHWPzISJoUUoB-MtiPt1A/s1600/16.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpPiIhbKfBGXe5poKoxPITCoEZXvlLui_Nok6kANcLYzd7VS7CH9Ui7Qu34SK_jkjZUbSmS9b1_HN13q2Uc0z79T8KoOwLGpfptHjMkPGmaEHWRs1v5PrNcgFHWPzISJoUUoB-MtiPt1A/s320/16.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
Deve essere dura per le nostre montagne, aspettare i loro
figli, vederli vivere e lasciarli andare via, aspettandone altri ogni volta.</div>
<div class="MsoNormal">
Dev' esser dura anche per noi, vederci mutare ed osservarle
sempre con gli stessi occhi, senza scorgere alcun cambiamento, mentre
invecchiamo.</div>
<div class="MsoNormal">
Ma loro, essendo opere d'arte vive, vivono per il loro
stesso ego, per lasciarsi ammirare, mentre il tempo passa e neanche le sfiora.</div>
<div class="MsoNormal">
Eppure che bello sarebbe essere dei giganti, come loro, per
poterle abbracciare. </div>
<div class="MsoNormal">
Anche solo una volta.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-73577365574922385762012-04-28T09:53:00.001+02:002012-04-28T09:53:54.155+02:00Ora<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:DoNotOptimizeForBrowser/>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<o:shapedefaults v:ext="edit" spidmax="1026"/>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<o:shapelayout v:ext="edit">
<o:idmap v:ext="edit" data="1"/>
</o:shapelayout></xml><![endif]-->
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1CH5QcL-TFTIy53akFF12jL9mfrcOywxJCLRJCkF1qwRqqC9IFXtEOWMLWmpAvfiDViIZ0dw1utvfcm5FOVU72OpGXAM8MHfNYx4bd0sTKSzJ9XuPbdGUoTdsAKEeotFnMr9NVOtMs3g/s1600/DSC_0013bb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1CH5QcL-TFTIy53akFF12jL9mfrcOywxJCLRJCkF1qwRqqC9IFXtEOWMLWmpAvfiDViIZ0dw1utvfcm5FOVU72OpGXAM8MHfNYx4bd0sTKSzJ9XuPbdGUoTdsAKEeotFnMr9NVOtMs3g/s320/DSC_0013bb.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il suono lontano di un aereo è quasi un richiamo alla
civiltà moderna in questo posto dove, dalla mattina presto, ho solo sentito
grilli, cicale, uccelli di ogni tipo ed il lento muoversi delle foglie
accarezzate dal vento.</div>
<div class="MsoNormal">
Sto riverniciando delle finestre che avranno si e no 30
anni. Sono evidenti i segni lasciati dal sole e dall’acqua presi in questo
lasso di tempo, ma quanto a materiale e tecnica di assemblaggio non c’è
paragone con quelle moderne, a partire dalla “corsa all’oro” dei primi anni
’80, quando le cose dovevano durare poco, ed oggi, dettati dagli imperativi
commerciali, ancora meno.</div>
<div class="MsoNormal">
Una volta finito con le finestre dovrei montare una
staccionata.</div>
<div class="MsoNormal">
La tinta ed i residui della vernice seccandosi formano una
pellicola intorno alle dita, come una seconda pelle. Da bambino immergevo le
dita nella colla per avere quella piacevole sensazione di “spellarla” dalle
mani.</div>
<div class="MsoNormal">
Mentre la gratto via dalle unghie restituisco alle mie mani
il loro aspetto originale e mi viene in mente una celebre frase di Michelangelo,
la statua è intrappolata nel blocco di marmo e lo scultore non deve far altro
che liberare col suo scalpello la forma ricoperta.</div>
<div class="MsoNormal">
Continuo seduto su un tronco d’albero e mi accendo una
sigaretta.</div>
<div class="MsoNormal">
Il silenzio è tale che riesco chiaramente a riconoscere il
suono della carta che brucia quando tiro.</div>
<div class="MsoNormal">
Sono tanti i pensieri che affollano la mia mente come un
fitta rete di intrecci fatta di punti interrogativi, virgole, punti di
sospensione e parentesi.</div>
<div class="MsoNormal">
La famiglia, il lavoro, che qui ha ritmi meravigliosamente
umani, i rapporti con le persone, il ciclo delle stagioni, lo stress della
città moderna, le religioni, il viaggio alle porte, ma è un attitudine e per
quanto ogni riflessione si chiude con un sospiro non mi meraviglio della
risposta indotta l’istante dopo da quello che é ormai il mio modo d’essere
sereno.</div>
<div class="MsoNormal">
Solo un punto separa le considerazioni dalla conclusione che
arriva con la stessa rapidità con la quale svaniscono i miei momentanei perché.</div>
<div class="MsoNormal">
Arroganza, inciviltà, invidia, falsità. Non mi avrete mai.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-91700001953653532592012-02-20T22:46:00.000+01:002012-02-20T22:52:36.951+01:00Cloud<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC1pE_K8ub98Iy4VL_AiSq2Uhg_UHximmwHfbOmnIMZKwISF6OEbkBztBdX_vVj02c8YBpF6E2DWqtZunBXBG7s9B_TUYpL6Rpr0Wgdp4ye2EO-gaOEQ0zCl3NJdTUi77AnPfB1s4sJWE/s1600/1+007b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC1pE_K8ub98Iy4VL_AiSq2Uhg_UHximmwHfbOmnIMZKwISF6OEbkBztBdX_vVj02c8YBpF6E2DWqtZunBXBG7s9B_TUYpL6Rpr0Wgdp4ye2EO-gaOEQ0zCl3NJdTUi77AnPfB1s4sJWE/s320/1+007b.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Le mie schegge hanno un nome.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Le mie mani raccontano di me, i
calli sono la ruvida risposta ai legni che lavoro. È una questione di
principio, quasi a voler dire che sono più dure loro, del più duro del legno.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Le mie schegge hanno nome,
cognome, facce e identità, e per qualcuna conservo anche un indirizzo.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Indice sinistro: rovere, signora
Tamanti, via Tigrè 15, 5° piano. una porta scorrevole.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Pollice sinistro: noce
tanganica, Giglioli, via Tripolitania 136, forse 4° piano, una mensola.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Medio destro: wengè, il più
stronzo dei legni, Ingelido, via Tripolitania 243, 2° piano, una porta
scorrevole.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Mignolo destro: mogano, convento
a viale delle Province, un palco.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
I clienti dicono di me che sono
" veramente una brava persona, un bravissimo ragazzo, sempre disponibile
ed educato".</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Già. Per carità, fa piacere.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
La realtà è che sono un
assassino. Ho ucciso innumerevoli volte, con un sorriso, la loro arroganza, la
loro maleducazione, la loro presunzione, la loro prepotenza e quanto di più
vile ho letto spesso tra i loro modi di esprimersi ed il linguaggio del loro
corpo.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Poi la scheggia se ne va e con
lei il ricordo del proprietario, e rimane la cicatrice in memoria del lavoro.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Non faccio distinzioni tra
clienti buoni o cattivi. Ma di clienti buoni ce ne sono pochi.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Nella mia vita ho sempre sentito
il bisogno di avere un senso d'arte in quello che facevo, in ogni mio lavoro.
Anche il più apparentemente stupido, lo accompagnavo con questo pensiero, con
questo obiettivo.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Mi ci aggrappavo, con tutto me
stesso, più che un bisogno una necessità, non ne potevo fare a meno. </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
È una chiave di lettura, un modo
d'essere, mi spinge in alto, mi fa volare libero, leggero.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Trovo l'arte in diverse cose, è
un attitudine, con il tempo scopri di esserne circondato, e se metti le lenti
giuste la trovi ovunque. </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Non è una canzone, né un
dipinto, né una scultura, né una poesia, non solo. È celata sotto la superficie
di ogni cosa, ed ha un anima libera solo per chi riesce a scoprirla, ha occhi
per chi sa osservare, ed udito per chi è più disposto ad ascoltare che a dire.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Credere è arte. Il coraggio è un
arte. La rivoluzione è arte, il sesso, il libero pensiero, il viaggio,
l'avanguardia, l'amore è un arte. </div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Sorridere è un arte, ma anche
saper piangere è un arte. La vita è arte, ma viverla nel suo pieno rispetto è
la più nobile delle arti.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Non ho ancora ben capito il mio
scopo qui, ma star bene mi basta, per ora.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Le mie schegge hanno un nome, e
per quanto possano sembrare intrusi nelle mie mani senza pagare affitto, le
lascio stare, tanto, prima o poi, trovano sempre la strada per andar via, da
sole.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-39892792468202124862012-01-03T00:01:00.000+01:002012-02-21T19:36:44.341+01:00Sometimes<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDrInYkEOye78wfnLJw2aHDs1oeHImWy_a3xzD8c-IhuBmP4XQuI61y37xw0SrmrQRLBrq2CsLblYcjIgSz1kaUhakKyjBOVJubVkX98V59aaw7g4sei3e9TDfZyHXbEurrcWe4-p3xew/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDrInYkEOye78wfnLJw2aHDs1oeHImWy_a3xzD8c-IhuBmP4XQuI61y37xw0SrmrQRLBrq2CsLblYcjIgSz1kaUhakKyjBOVJubVkX98V59aaw7g4sei3e9TDfZyHXbEurrcWe4-p3xew/s320/1.jpg" width="230" /></a></div>
<br />
Mancavano pochi minuti a mezzanotte.<br />
Tutta la gente andava in direzione opposta alla nostra, solo noi quattro camminavamo per le vie silenziose della città verso il mare.<br />
Era passato un altro anno, come fosse vento, come fosse un attimo.<br />
Barcellona è una luna piena, luminosa, circondata dal cielo scuro.<br />
Una città di contrasti.<br />
Svegliarsi la mattina, prendere un caffè in uno dei bar del centro, percorrere la rambla e bere un succo di frutta esotico del mercato, passare davanti agli artisti di strada e alle vetrine colorate, e poi su, fino al Parc Guell, fino a vederla dall'alto, ascoltando la musica di chi ti regala un sorriso per qualche minuto.<br />
Ma come in una rappresentazione di Gaudì c'è molto di più, molti più colori, molte più sfumature.<br />
Riscendere giù verso sera, quando il sole riflette la sua luce rossa tra i palazzi, un "no grazie" agli indiani che ti vendono 6 lattine di Estrella a 6€, aspettare di attraversare all'incrocio guardando i taxi che sfrecciano con la loro lucina verde di libero, lasciarsi passare dalla gente a piedi, con gli skate, con la bici o con i pattini e perdersi nei vicoli scuri della città, con i panni stesi, con i mercatini del non uso più, con le cassette di frutta ammucchiata, gli angoli pieni di consumazioni, qualche pusher vagante, e di colpo di nuovo in una piazzetta, con una chiesa, tavolini all'aperto e gente che consuma seduta o in piedi, una musica lontana di una chitarra acustica, il sorriso di una ragazza che dice hola, qualche giovane che ti invita in un locale, in un ristorante, in un pub, prevendite con ogni omaggio, l'odore di cucinato ed il fumo dalle cappe, luci colorate e qualche ragazzo che piscia negli angoli morti dei palazzi, sorrisi ed esclamazioni, quasi a fregarsene del mondo che va a rotoli, della crisi, di quanto questa vita a volte sarebbe da prendere a calci.<br />
E alla fine, dopo l'ultimo incrocio, il mare.<br />
Sedersi su una panchina spalle alla città, ed ascoltare.<br />
Dietro la vita che freme e non ti aspetta, davanti il suono costante delle onde che arrivano chissà da dove.<br />
Ed è strano ma per quanto possa sembrar frenetica, ti calma sempre.<br />
Ma si, con una sigaretta in mano e qualche battuta scoliamo le nostre birre e salutiamo l'anno passato.<br />
A volte, il rigurgito del dissenso trova spazio silenzioso tra le note musicali dei miei passi.<br />
A volte sembra quasi sparire.<br />
Questa è la mia Barcellona, la mia luna piena.<br />
<i><br /></i><span class="st"><i> </i></span><br />
<br />Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-79760843778200425062011-12-11T20:13:00.001+01:002011-12-11T20:45:55.767+01:00Silent horizon<!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:DoNotOptimizeForBrowser/>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<o:shapedefaults v:ext="edit" spidmax="1026"/>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<o:shapelayout v:ext="edit">
<o:idmap v:ext="edit" data="1"/>
</o:shapelayout></xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:DoNotOptimizeForBrowser/>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]-->
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqnMVR_u_XCzgHD7axmwPuBmurS-XPo8e3fBKJH1RaV95e_JdWe8WByRuuSCQ76qGCvlOrrhzL54fwhXINuruvmJBZQmuSKxnQnXndG4HmnCxCr3aiCgjXDDBjFW7lS0Rcn-08F6nDeHY/s1600/11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqnMVR_u_XCzgHD7axmwPuBmurS-XPo8e3fBKJH1RaV95e_JdWe8WByRuuSCQ76qGCvlOrrhzL54fwhXINuruvmJBZQmuSKxnQnXndG4HmnCxCr3aiCgjXDDBjFW7lS0Rcn-08F6nDeHY/s320/11.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Quando entrai in acqua accarezzai la sua superficie con le
mani, e mi lasciai trasportare dal suo moto.</div>
<div class="MsoNormal">
Chiusi gli occhi e sincronizzai il mio respiro con il suo.</div>
<div class="MsoNormal">
Il suono delle sue onde riecheggiava tra i rumori dei miei stati, ed il vento soffiò via i fogli dei miei pensieri.</div>
<div class="MsoNormal">
Diventai parte della sua armonia.</div>
<div class="MsoNormal">
Quello che avevo tra le mani, in quel preciso istante, era
la completa e piena coscienza di me stesso, come persona, come uomo.</div>
<div class="MsoNormal">
Trattenni il fiato e la lasciai vivere dentro di me.</div>
<div class="MsoNormal">
Quando ripresi a respirare tornammo liberi insieme,
nell'aria, e mentre mi nutrivo del suo naturale equilibrio mi lasciai
travolgere dalla sua pace immensa.</div>
<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E dalla mia.</span>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-56831980423509245012011-12-05T18:41:00.001+01:002011-12-05T18:49:22.371+01:00Black Pool Match - #3<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisov3jBScBwphxXqfVg6x_JyJIHKT7Ot5bZhSjrbrMo5WpWQ5JLpYI6b_gLt3rQ-H2nkWjzRc5ssAwFryrOaA7pqrznYKOIElEbTjvXUiCO7cJSVqn7UjJ1Lw1oQXXJSNs_9QSdXNJQdA/s1600/03b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisov3jBScBwphxXqfVg6x_JyJIHKT7Ot5bZhSjrbrMo5WpWQ5JLpYI6b_gLt3rQ-H2nkWjzRc5ssAwFryrOaA7pqrznYKOIElEbTjvXUiCO7cJSVqn7UjJ1Lw1oQXXJSNs_9QSdXNJQdA/s320/03b.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
È tutta una questione di scie. Ognuno di noi lo è.</div>
<div class="MsoNormal">
Ognuno di noi traccia un percorso, e ne lascia una scia al
passaggio. Alcuni di noi hanno una scia luminosa e breve, passano in fretta e
lasciano poco tempo per la messa a fuoco. </div>
<div class="MsoNormal">
Altri passano più lentamente, seppur la scia sia meno
luminosa e brillante rimane costante nel suo tempo e si dissolve più
lentamente.</div>
<div class="MsoNormal">
E poi ci sono scie, quelle scie, che rimangono brillanti per
tutto il loro lento passaggio, offuscando le altre.</div>
<div class="MsoNormal">
Non c’è una messa a fuoco giusta, non c’è una scia migliore
di altre, quello che fa la differenza è solo la nostra messa a fuoco, quello
che si vuole trasmettere, quello che si vuole evidenziare, quello che si vuole
dire.</div>
<div class="MsoNormal">
Lei era una di quelle scie e questo Press lo sapeva. Sapeva che se si fosse
soffermato su quella scia avrebbe automaticamente perso tutte le altre. Ma
ormai aveva deciso e solo lei valeva più di tutte le altre scie. Quella era la
foto giusta per lui, la giusta messa a fuoco, l’inquadratura giusta tra altre
mille.</div>
<div class="MsoNormal">
Il pensiero gli lacerava il cervello.</div>
<div class="MsoNormal">
Finì la sua birra e mise il suo live preferito dalla prima
traccia. Echoes suonava dolcemente tra le mura del suo soggiorno lievemente
illuminato. Mise una mano in tasca e tirò fuori il suo morbido pacchetto di
sigarette. Infilò il dito, niente, neanche una, finite.</div>
<div class="MsoNormal">
Infilò la mano nella tasca del giubbotto di pelle, vuota.</div>
<div class="MsoNormal">
Cercò nel cassetto della libreria, nulla.</div>
<div class="MsoNormal">
Infine controllò sul tavolo, nel vassoio grande vicino ai
piatti del giorno prima: bollette, multe, vari memo, un paio di accendini,
bracciali, anelli, una foto, uno scontrino del Burger King, le chiavi di casa,
una prevendita con omaggio del Black Pool, 3 dollari e 75 cent, un plettro, una
chiave sfusa, un barattolo di aspirine, una caramella al mirtillo, due gettoni
per il telefono, il numero del pronto taxi, le chiavi dell’auto, un buono
carburante. </div>
<div class="MsoNormal">
Niente sigarette.</div>
<div class="MsoNormal">
Prese la foto di Mary dal vassoio, si diresse in cucina e
girò le dita nel posacenere pieno in cerca di un mozzicone lasciato a metà.
Raddrizzò la cicca con le dita e diede fuoco.</div>
<div class="MsoNormal">
Dopo un paio di avidi tiri il mozzicone finì, e diventò
rovente tra le dita.</div>
<div class="MsoNormal">
Aprì il frigo e prese un’altra birra. Tagliò un pezzo di
stagnola dal cassetto della cucina e si mise sul divano.</div>
<div class="MsoNormal">
Dal giubbotto di pelle tirò fuori la sua pipa di vetro, la
pulì con un pezzo di fil di ferro che aveva sul tavolino davanti al divano. Poi
dal portafogli prese un incarto di cellophane che conteneva una pallina
d’oppio, la mise sul foglio di stagnola e diede fuoco. Non appena la pallina si
riscaldò iniziò ad emettere un denso fumo bianco, Press mise la pipa in bocca e
tirò più volte fino a far arrivare il fumo nei polmoni. Lo trattene a lungo e
lo sputò fuori lentamente. Lasciò tutto sul tavolino e si sdraiò sul divano,
con la foto di Mary tra le dita. Chiuse gli occhi e si lasciò andare tra i riff
elettrici della sua band.</div>
<div class="MsoNormal">
Il suo cervello lo portò nel mezzo di un’autostrada. La
pioggia scendeva velocemente ed i lampioni illuminavano appena le carreggiate
con un lieve cono di luce ambrata. </div>
<div class="MsoNormal">
Era solo, nel mezzo della linea tratteggiata. Le macchine
sfrecciavano veloci ed i suoni dei clacson sparivano in un attimo tra mille
echi.</div>
<div class="MsoNormal">
L’acqua scendeva sopra la sua testa, lungo il suo giubbotto
di pelle, fino alle dita delle sue mani. Nella destra teneva stretta la sua 38,
con un solo colpo, perché non aveva bisogno di altro. Un colpo, un solo colpo,
e avrebbe messo fine a tutti i suoi pensieri. Un solo colpo e sarebbe stato
finalmente libero, un solo colpo e avrebbe ricominciato a respirare. Un solo
colpo per sotterrare tutti i suoi problemi, un solo colpo per la sua più grande ossessione. </div>
<div class="MsoNormal">
Nox gliel’ aveva portata via. </div>
<div class="MsoNormal">
Se non poteva essere sua, non doveva essere di nessun’altro.
</div>
<div class="MsoNormal">
Un solo colpo, per Mary.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-68047554400747511872011-12-01T21:56:00.001+01:002012-05-05T22:26:39.953+02:00Money<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghTKXj4YP4v9L6Y1HI5n-9WmX8epNHtJMDA5cwaxQQHMsO7on67myFJypBuTiKk7LKUxo6hhyl78lmnLrUGHhC0eSdE1nfQJlrvdglHEymrtzLPwQUXkdGurgx3Lxmx3a7HnoV5h0Kp7U/s1600/01b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghTKXj4YP4v9L6Y1HI5n-9WmX8epNHtJMDA5cwaxQQHMsO7on67myFJypBuTiKk7LKUxo6hhyl78lmnLrUGHhC0eSdE1nfQJlrvdglHEymrtzLPwQUXkdGurgx3Lxmx3a7HnoV5h0Kp7U/s320/01b.jpg" width="216" /></a></div>
<br />
C'erano da montare 34 porte in un giorno, complete di mostre e ferramenta.<br />
Partimmo la mattina presto in tre, alle 8 già avevamo i ferri in mano, ce ne andammo alle 8 di sera.<br />
Il giorno dopo tornai da solo per finire.<br />
La mia attrezzatura: cassetta degli attrezzi, cassetta delle viti, avvitatore berner con mandrino da 14, avvitatorino berner, trapano makita, tassellatore makita, seghetto alternativo makita, multifunzione berner, circolare da banco, troncatrice bosch, zeppe e spessori, prolunghe, silicone a profusione.<br />
Con tutto quello che ho potrei scatenare una guerra, e se mi fermano con il mio coltellino da funghi capace che rompono il cazzo.<br />
Iniziai a lavorare di mattina presto, una pausa caffè intorno alle 10 e poi giù di continuo.<br />
In lontananza si avvicinò un operaio con un caffè in mano.<br />
"Tieni"<br />
"Grazie amico, ma che ore sono"<br />
"Le 2, non mangi?"<br />
"No" gli faccio "ormai no, prendo il caffè e mi fumo una sigaretta, non voglio andare via tardi come ieri...Tu da dove vieni"<br />
"Romania" mi risponde con tono basso<br />
"Romania dove"<br />
"Sibiu"<br />
"Sono stato in Romania diversi mesi, per lavoro. Ti manca il tuo paese?"<br />
"Si guadagna troppo poco, 300, 500"<br />
"Dai vieni fuori, fumiamo una sigaretta seduti"<br />
"No, non c'è tempo" <br />
Tornò a lavorare subito, mentre io mi presi un minuto su una sedia di fuori.<br />
Misi Money in sottofondo dallo stereo della macchina, e accesi la mia sigaretta.<br />
Era una bellissima giornata, cielo sereno, gli alberi erano immobili, non tirava un filo di vento, si stava in felpa.<br />
Davanti a me passò una giovane mamma con la bambina a seguito. Portava un passeggino e dentro c'era una cartella, la figlia camminava vicino a lei con una stella di natale tra le mani.<br />
La donna mentre passò mi diede uno sguardo e sorrise, io contraccambiai.<br />
Mentre andavano via osservai l'allegro camminare della bambina, tutta presa da quella stella fatta in classe.<br />
Pensai alla favolosa scopata della notte prima, ai suoi seni duri e ai suoi sospiri, a quei ricci che toccavano il mio viso, alle contrazioni del suo stomaco sotto le mie mani, ai suoi occhi sbarrati che mi fissavano per poi richiudersi piano, alla sua schiena nuda.<br />
Il sole stava tramontando ed io avevo ancora tanto lavoro da fare.<br />
Come passano in fretta le giornate.<br />
<br />Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-70219479389143006912011-10-09T18:29:00.001+02:002011-10-09T18:29:34.163+02:00Mine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiuMFPcG93ps89lFSbej1YZo8MURS7aHjMSMbOxV7BXDbsWwr70EW9ulDcMVuc6hsPzahPQ8wdtt4jGFCq63JrZz4hQ0vVR-Y8sldXBYxUzQFD-DVvnDEiKmUqHyr3Bo4Opnpauzpy-Io/s1600/5750949805_4d73e530fd_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiuMFPcG93ps89lFSbej1YZo8MURS7aHjMSMbOxV7BXDbsWwr70EW9ulDcMVuc6hsPzahPQ8wdtt4jGFCq63JrZz4hQ0vVR-Y8sldXBYxUzQFD-DVvnDEiKmUqHyr3Bo4Opnpauzpy-Io/s320/5750949805_4d73e530fd_b.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Ti sento, nell'aria densa di fumo.<br />
Ti vedo, nella polvere alzata dai miei passi.<br />
Sarei vento a muoverti se fossi duna,<br />
sarei edera a coprirti se fossi muro,<br />
sarei eco a dissolvere se fossi suono<br />
e lentamente sbiadiresti se fossi dipinto a terra sotto le mie gocce.<br />
Questo sono io e questo lo so solo io.<br />
Nell'espressione del tuo minimo, ho impiegato il massimo del mio carico.<br />
E tu?<br />
<br />
Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-17461511020086242532011-08-31T22:30:00.000+02:002011-08-31T22:30:49.040+02:00Drive<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja74QeNBaAqK3rlDwkhbMIrCiILUbR2f5phQuU43HOMkQr0jVKWnD20cfHuvPFVkCiZHtHj2uLziiP4VnLsHDF1CjsH-TUWS3fWR8OJ-oznI945C-A8gTSMe5BrRlHtUTasEeGd3PPuRI/s1600/1+212b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja74QeNBaAqK3rlDwkhbMIrCiILUbR2f5phQuU43HOMkQr0jVKWnD20cfHuvPFVkCiZHtHj2uLziiP4VnLsHDF1CjsH-TUWS3fWR8OJ-oznI945C-A8gTSMe5BrRlHtUTasEeGd3PPuRI/s320/1+212b.jpg" width="320" /></a></div>Quando il disco rosso scese sotto l'orizzonte dalla spiaggia si levò un applauso, tutti i presenti, chi ai tavolini, chi sui teli, chi al bancone, chi intorno al chiosco, chi sulla sabbia, nessun escluso, aspettavano quel preciso istante da minuti, con lo sguardo fisso in quel punto lontano, quando solo per pochi istanti durante il giorno la stella a noi più vicina si lascia ammirare nei suoi ultimi riflessi per concedere al buio il suo spazio ancora una volta. Il nostro era un ringraziamento, il sole faceva quel lavoro da oltre 4 miliardi di anni senza un giorno di riposo, e lo faceva ancora da dio. Mentre una parte di me era seduta a godersi lo spettacolo con una birra in mano, l'altra metà correva verso l'ultimo spicchio di luce, correva con tutta l'energia in corpo, allungando l'indice della mano fino a sfiorare quell'intenso calore rosso, ma mai abbastanza veloce, mai abbastanza vicino, da poterla toccare.<br />
E' finito un altro giorno, come ieri, come domani.<br />
C'era un'atmosfera così serena nell'aria, le persone sorridevano, condividevano, due bambini tiravano la sabbia in aria, non appena la manciata perdeva spunto la gravità vinceva e disperdeva i granelli nell'aria, che passavano da insieme a singoli verso terra, regalandogli un sorriso.<br />
Sorridevo anch'io, ma non ero sereno, uno strano senso d'angoscia mi prendeva allo stomaco, di difficile lettura, che tentavo di mandar giù con la mia birra gelida.<br />
Ma una parte di me lo sapeva, smise di correre e si voltò, verso di me, sorridendo.<br />
Ed io contraccambiai.<br />
L'ultima diffusa di luce tinse l'orizzonte di viola, lasciando il palco alle prime stelle.<br />
L'intermittenza della loro luce è direttamente proporzionale alla loro distanza, così mi dissero in quinto liceo.<br />
Si alzò un vento tiepido e sulle note di una canzone dei R.E.M. mi incamminai verso la macchina.<br />
Quando girai il quadro i numeri sul contachilometri mi riportarono ad un giorno d'estate passato lassù, tra i miei sentieri, con un amico, a cogliere i migliori frutti di quella terra per farne un liquore.<br />
La libertà, seduto su quelle creste a vivere il tempo.<br />
Magari un domani apriremo una nostra bottiglia vecchia di anni, e nel riassaporare quei profumi rideremo, scoprendoci immutati, magari.<br />
Ma i giorni passano, ed ogni giorno corro verso il sole che arriva sempre un attimo prima, per quanto veloce sia, non lo sono mai abbastanza, ed io sorrido.<br />
E adesso corri, corri ancora, figlio di puttana, corri.<br />
E la libertà, dov'è.<br />
<br />
<br />
Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-17270743249871204762011-07-10T20:52:00.000+02:002011-07-10T20:52:09.855+02:00Buena vista asocial club<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsbuyGSDE2O53aQk7wsCEVmxw36voYqxqxj5pmRYZyeki8K3_39IyWSH5w4TednnsUdl_6cDbxYt5IZRNTXhlO_VTYeavGEzt-6qIjh8Yj6bm2Nny_T4zbbb6pR65swXSXWKPmwp5oFo/s1600/DSC_0008b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMsbuyGSDE2O53aQk7wsCEVmxw36voYqxqxj5pmRYZyeki8K3_39IyWSH5w4TednnsUdl_6cDbxYt5IZRNTXhlO_VTYeavGEzt-6qIjh8Yj6bm2Nny_T4zbbb6pR65swXSXWKPmwp5oFo/s320/DSC_0008b.jpg" width="320" /></a></div><br />
Odio la domenica, l'ho sempre odiata.<br />
Ogni domenica è diversa ma sempre uguale nella sostanza.<br />
E' una donna che ti gira intorno ma alla fine non te la da, non te la vuole dare.<br />
Il venerdì sera parti sempre con il piede giusto, lei ammicca e pensi di farcela.<br />
Il sabato ti senti un leone e già te la immagini, la sera pensi a come fartela, a come venire e già ti senti sudato.<br />
Fantastica, che fantastica serata, che fantastica bevuta, che sbronza fantastica, che fantastica scopata.<br />
Un mare di gente si è riversato al chiosco di Ponte Tazio come un'onda anomala.<br />
Io sono nato a pochi passi da quì, nel cuore di Montesacro.<br />
Mi ricordo che il chiosco c'è sempre stato, così come l'orologiaio, ma non era aperto di sera, e serviva solo caffè, peroncini e prosecco di bassa qualità.<br />
All'epoca non bevevo nulla di tutto ciò, non arrivavo neanche al bancone, passavo ai giardinetti e mangiavo mille lire di pizza bianca.<br />
Giudicavo le persone dal culo, era la prima cosa che osservavo, anche perchè stava ad altezza giusta.<br />
Oggi che sono passati diversi anni, con qualche pelo in più e diversi cm in più, continuo a vedere più culi che facce in giro, è una questione di attitudine ma è anche il mondo ad essere cambiato, noi compresi, diamo molto di più le spalle a molte persone in più di prima.<br />
Siamo seduti vicino dei tavolini all' aperto e beviamo tutti qualcosa, tutti hanno qualcosa da dire e da mostrare.<br />
Più birre che altro, c'è chi preferisce un bicchiere di vino bianco, c'è chi si sposta sul mojito, forse per fare prima, c'è anche qualche puritano in giro che resiste bevendo coca cola.<br />
La birra è una scelta anche etica, non posso attaccarmi al vino da subito e sperare che il mio buon senso del costume prevalga nelle conversazioni sui fumi dell'alcol che già hanno infestato il mio sangue, mettendo in moto piccoli omini arancioni armati di trapani battenti e martelli pneumatici che mi pizzicano il cervello.<br />
Vada così per la birra, mi consente una lettura più veloce e scorrevole, ma stasera non ho voglia di leggere, scelgo una via più vanitosa e colgo i lati positivi dei passanti.<br />
E' più facile scoprire una bugia sul culo di una persona che sul suo viso, anche perchè i bugiardi aumentano in modo esponenziale e diventano sempre più abili, a volte è difficile essere obiettivi.<br />
La sirena di un'ambulanza passa veloce e mette un attimo in pausa questa confezione di tempo libero a portar via.<br />
Vedo un sacco di sorrisi e di risate in uno scambio equo di tempo al rallentatore, sembra un'atmosfera piacevole, un attimo prima ero nel vivo di una conversazione, un attimo dopo faccio da spettatore e mi giro intorno a cercare con lo sguardo le migliori fotografie di ogni istante. Bicchieri pieni che tornano vuoti per essere riempiti di nuovo, prevendite e biglietti d'entrata in locali con open bar, omaggi e scontrini che si bagnano sotto le consumazioni, posacenere che traboccano, ciotoline piene di noccioline ed olive verdi, cellulari di ogni tipo che ricevono messaggi di ogni tipo, chiavi di casa, della macchina, del garage, del portone d'entrata, di quello dell'atrio, di quello d'uscita, della cassetta postale, della cantina, del lucchetto, del motorino...più passa il tempo più aumenta il numero di chiavi nel mazzo, più aumenta il mazzo che ci facciamo per averne sempre di più. Più passa il tempo, più porte ci sono tra noi e gli altri, più ci chiudiamo dentro, più diventa difficile uscire fuori. Sempre più cose, sempre più barriere, sempre meno verità.<br />
Un attimo prima sorrido, un attimo dopo divento serio, un attimo prima dico stronzate, un attimo dopo penso e mi isolo, un attimo prima sono presente e sereno, l'attimo dopo sono depresso. I tempi si accorciano, gli intervalli diminuiscono, si corre sempre più veloce.<br />
Al rosso si tiene la prima, al verde si lascia la frizione e si scappa. Le persone sono sempre di più e vanno sempre più svelte in spazi sempre più stretti.<br />
Scivola tutto via ben impacchettato in confezioni di spazio di plastica in monodose. <br />
Per un attimo mi sento soffocare, ma un attimo dopo mi piace, mi alzo in piedi di botto e me la prendo con uno in mezzo al branco, lo indico ed urlo<br />
"Tu! si tu, figlio di puttana, proprio tu...ora vengo lì a darti fuoco e sulla brace delle tue ossa mi cucinerò il tuo cuore, bastardo. E poi mangerò anche voi, tutti voi, cani bastardi."<br />
Intorno a me ci sono solo batterie e chitarre elettriche che suonano da sole, e la gente scappa, di corsa, perchè c'è un pazzo in piazza, un pazzo omicida.<br />
Mi viene sul viso uno strano sorriso e la ragazza che mi sta accanto mi chiede che ho da ridere, da solo tra l'altro.<br />
Poi una commessa del chiosco mi chiede se può portare via il mio bicchiere vuoto, per riempirlo di nuovo, la vita torna in play con tutta la sua normalità, in un attimo, e torno sulla terra, un attimo dopo.<br />
Inizio a digerire le birre che bevo, mi sento un po' in affanno, sudo, sento un caldo pazzesco, la testa diventa pesante ed i sbalzi di umore iniziano ad allinearsi sul cupo, ho sempre meno interesse ad ascoltare quello che si dice e sempre meno a dire la mia, un impulso raggiunge lentamente la mia testa e mi suggerisce che questo venerdì sera può finire quì.<br />
Mi avvio verso casa, la serata mi ha soddisfatto, molti amici, qualche stronzata, qualche progetto per domani che è già sabato, ma io vorrei tanto che il tempo si fermasse per un po' stasera, ad osservare ancora un attimo la mia città in fermento per la settimana che non fa in tempo a finire che già rinizia, in un attimo.<br />
La mia Roma sempre tutta di corsa, piena di semafori e di bar, con i caffè al vetro ed i volantini sulle auto, con le fontanelle otturate, con i marciapiedi stretti, piena di taxi bianchi, con i sanpietrini, con lo ztl, con le fontane più belle del mondo, le chiese più belle del mondo, i musei più belli del mondo, i resti più belli del mondo, con la vita bella e il caro vita, con tanta gente che non si conosce e sta insieme uguale, con il suo raccordo sempre pieno, soprattutto la domenica sera.<br />
Già, il rientro, il fine settimana, maledetta afosa domenica.<br />
Rientro a casa e mi fumo un sigaro in balcone, la luna è bassa e tende al rossastro. <br />
Ma si andiamo a dormire, tanto domani è sabato.Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-44057137488629522192011-06-13T20:18:00.002+02:002011-06-14T21:38:00.501+02:00Monologo al di sopra dei massimi sistemi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQnwZCikaxALMGezZozQrn0sockIGQOkKHk4vLJQWZudGx91t2L6-drxIVa8oyfb1sOM20-oYBhPeoJI_W90-iU3DJzTpqwdwlIrL4ZK7xfsYkYKZttoGtS6w8P2v2mA25dhA9fRhEaCQ/s1600/DSC_0112b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQnwZCikaxALMGezZozQrn0sockIGQOkKHk4vLJQWZudGx91t2L6-drxIVa8oyfb1sOM20-oYBhPeoJI_W90-iU3DJzTpqwdwlIrL4ZK7xfsYkYKZttoGtS6w8P2v2mA25dhA9fRhEaCQ/s320/DSC_0112b.jpg" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Quando entrai in casa c’era un silenzio appena smosso dal brusio dei pochi presenti alla cena.</div><div class="MsoNormal">La casa era accogliente e aveva un giardino, Giulia aveva sistemato fuori dei tavolini ed un gazebo, vicino il barbecue.</div><div class="MsoNormal">Le do il vino e le consiglio di metterlo in frigo, lei ringrazia e mi invita a raggiungere gli altri fuori.</div><div class="MsoNormal">Ci sono degli ulivi, ed i fiori intorno alle siepi di alloro sono molto curati, l’erba è tagliata molto corta, stile inglese e ci sono molti gerani. C’è anche una pianta di rosmarino, amo il rosmarino.</div><div class="MsoNormal">Mentre mi presento, scordando di colpo il nome di chi ho davanti ogni volta, vengo rapito da una figura femminile, che in realtà è un uomo, per la scelta forzata delle sue scarpe rosse, che sono la ciliegina del suo abbigliamento.</div><div class="MsoNormal">Ad occhio e croce siamo una dozzina. </div><div class="MsoNormal">Ci sono diverse donne, che in realtà sono uomini, e diversi uomini, che in realtà sono donne, gli unici ad essere quello che abbiamo in mezzo alle gambe siamo io e la mia amica, che è un’amica della padrona di casa, il che spiega la mia presenza alla cena di compleanno di Giulia.</div><div class="MsoNormal">Ci servono da bere, l’uomo (donna) di Giulia fa da maggiordomo(a), scelgo del vino bianco, lo accompagno con delle bruschette al pomodoro, troppo aglio (odio l’aglio, forse è l’unica cosa che non mangio).</div><div class="MsoNormal">Iniziano le domande.</div><div class="MsoNormal">“A Roberto piace fare le fotografie” la gente spesso ha questo modo elegante di denigrare quello che fai che loro non fanno, spesso perché non sanno fare.</div><div class="MsoNormal">“Ah, ma che bravo” dice uno/a</div><div class="MsoNormal">“Lo dici sulla fiducia o hai visto qualche foto?” rispondo,</div><div class="MsoNormal">“No vabbè, è perché la fotografia è una bella cosa, non da tutti”</div><div class="MsoNormal">“Anche sterminare ebrei non è da tutti, non per questo credo che Hitler sia stato bravo, almeno da un punto di vista etico, ma grazie per la fiducia” sorrido, mi accorgo a fine frase di essere stato un po’ drastico, ma lei la prende bene.</div><div class="MsoNormal">“Cosa ti piace fotografare?” dice un altro,</div><div class="MsoNormal">“Difficile a dirsi sai, potrei fare la figura del filosofo che non sono ma se vuoi una risposta sincera te lo dico. Ricerco la verità, provando a renderle il massimo dell’ estetica. La verità è nell’arte e nella bellezza e spesso le trovo entrambe nella natura.”</div><div class="MsoNormal">“Che bello, bravo, adoro i paesaggi!” (non ha capito)</div><div class="MsoNormal">L’intervista continua, e cercando di non essere scortese continuo a rispondere, ma prima che mi annoi trovo una via d’uscita nell’osservare le manie dei presenti.</div><div class="MsoNormal">Non è che sia scortese o presuntuoso, è questa voglia di apparire interessati e amichevoli a tutti i costi che mi abbrutisce un po’, come a volermi far sentire a mio agio per forza, cosa assolutamente possibile con un po’ di silenzio, comunque…</div><div class="MsoNormal">Il tipo/a accanto a me ha l’ossessione delle mani, tra una domanda ed una risposta se le guarda di continuo, passa le dita sulle pellicine, controlla lo smalto, si assicura che siano come vuole.</div><div class="MsoNormal">Più giù, un altro/a si aggiusta di continuo i pantaloni, ha le gambe accavallate e controlla che il risvolto non si incastri sulle scarpe (lucidate a dovere), con le mani afferra un lato dei pantaloni per far scendere a dovere la stiratura sul cuoio nero.</div><div class="MsoNormal">Ma è il terzo personaggio su cui mi concentro di più.</div><div class="MsoNormal">Ha una camicia, i primi due bottoni sono slacciati per far notare il suo ciondolo. </div><div class="MsoNormal">Una collana d’argento, molto bella, tiene al collo una pietra blu, molto particolare, con delle iniziali che non leggo.</div><div class="MsoNormal">Si sistema con le mani la pietra di continuo, in modo che stia sempre al centro della camicia per renderla il più visibile possibile.</div><div class="MsoNormal">Non trascura neanche il suo orologio, che con fare da maestro porta sempre il quadrante al centro del polso.</div><div class="MsoNormal">Gli vorrei chiedere delle iniziali, ma poi avrei dato scopo alla sua serata e di colpo perdo interesse.</div><div class="MsoNormal">Mangiamo, carne alla brace e patate al forno con delle verdure, davvero buone, faccio i complimenti alla cuoca/o e mi riverso da bere, rischio l’assenteismo, ma ne sono consapevole e me ne fotto.</div><div class="MsoNormal">La serata continua, gli esperti di bondage iniziano a legare altri amanti di bondage e tutti sono attenti a seguire quel che segue (uno/a lega con le corde uno/a).</div><div class="MsoNormal">Cristo, cosa cazzo ci faccio qui, sorrido, e mi riverso da bere.</div><div class="MsoNormal">Dopo aver appurato che non ci sia neanche un culo degno di scopata, entro nel limbo, come una mia vecchia cara amica, nel limbo si sta bene, a volte.</div><div class="MsoNormal">Cammino in un prato verso sera, la luce è calda e si respira una gran pace.</div><div class="MsoNormal">Ho con me una bottiglia di genepi, il mio genepi.</div><div class="MsoNormal">Lo agito, in modo da far rimescolare la posa al liquore.</div><div class="MsoNormal">Il grido di un falco riecheggia nella valle.</div><div class="MsoNormal">Apro la bottiglia e la porto al naso, il suo intenso profumo mi entra nei polmoni infuocando il torace, mi sento a casa.</div><div class="MsoNormal">Inclino la bottiglia e lascio cadere un po’ di liquore tra i fili d’erba.</div><div class="MsoNormal">Il primo goccio è per la terra.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-17999771441210188852011-05-22T19:46:00.001+02:002011-05-27T17:54:45.988+02:00Racchiuso tra quei passi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZACligyG8pPcYFxYptqy0YCwIK5ee5uaBy5RtVWPDbsWESYCfgWqsDJJ6RVjS1DXDilyEKcECtXcYfQWy1Xxq1Od7q44saM4INWm5GMEgGIGwNP6nYhrrLKhRJHAA6LcQtV-Enlg2eRQ/s1600/DSC_0142.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZACligyG8pPcYFxYptqy0YCwIK5ee5uaBy5RtVWPDbsWESYCfgWqsDJJ6RVjS1DXDilyEKcECtXcYfQWy1Xxq1Od7q44saM4INWm5GMEgGIGwNP6nYhrrLKhRJHAA6LcQtV-Enlg2eRQ/s320/DSC_0142.JPG" width="320" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Ricordo la luce accecante del sole riflesso sulla ghiaia bianca dei sentieri.</div><div class="MsoNormal">Il profumo delle more tra i rovi, il loro colore così scuro, nascosto tra la fitta rete di spine.</div><div class="MsoNormal">Ricordo le salite, in un alternarsi di orizzonti che cambiavano man mano durante il percorso, scoprendone di nuovi.</div><div class="MsoNormal">Salutavo la mia ombra di continuo, divertito nel vederla altissima al tramonto.</div><div class="MsoNormal">Ricordo il suono continuo dei passi, dei talloni che affondavano tra l’erba fitta,</div><div class="MsoNormal">il canto intermittente dei grilli, il soffio costante del vento.</div><div class="MsoNormal">L’acqua sgorgava dalla sorgente e si ramificava in tantissimi rivoli che irroravano la terra.</div><div class="MsoNormal">Ricordo un sorriso.</div><div class="MsoNormal">Per quante volte io rallentassi durante il percorso, rapito dallo svolgersi della vita intorno, con lo sguardo spesso immerso nel lento movimento ipnotico delle nuvole nel cielo, lui era sempre lì, a pochi passi da me, fermo ad aspettarmi, con un sorriso.</div><div class="MsoNormal">Il senso della vita era tutto lì, racchiuso tra quei passi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="MsoNormal">Ad ogni orizzonte, ogni volta che avessi rialzato gli occhi verso il sentiero, io sapevo che lui era lì, nella stessa posizione, con il corpo verso la vetta, ma immobile con lo sguardo verso di me, ad attendermi, sempre con un sorriso.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-26214901420038700332011-05-22T19:42:00.000+02:002011-05-22T19:42:34.907+02:00Nero solubile<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlqN3iNao9_sFXDbHYsjFE9E5xh6cJsSYWxmnMQ_LH2lzfmewyd7R13hzE5P7qubAF38JU4p54B2pyks_-3TeD08GngngrKO8P3nJypzxYsbI3X2AdDQOZEv7tPycSEzu5bvsBEvJK4RI/s1600/DSC_0029b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlqN3iNao9_sFXDbHYsjFE9E5xh6cJsSYWxmnMQ_LH2lzfmewyd7R13hzE5P7qubAF38JU4p54B2pyks_-3TeD08GngngrKO8P3nJypzxYsbI3X2AdDQOZEv7tPycSEzu5bvsBEvJK4RI/s320/DSC_0029b.jpg" width="320" /></a></div><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";}
</style> <![endif]--> <br />
<div class="MsoNormal">Indelebile, scivola via come gocce di catrame, </div><div class="MsoNormal">fonde le immagini condensando le emozioni.</div><div class="MsoNormal">Indifferente, come lo stato nebbioso che si posa sulle parole che non prendono forma.</div><div class="MsoNormal">Invisibile, come i pensieri che grandinano sulle pagine,</div><div class="MsoNormal">sciogliendosi nei ricordi.</div><div class="MsoNormal">Inutile,<span> </span>come essere qui, adesso.</div><div class="MsoNormal">Lo stomaco non si provoca, si attende.</div><div class="MsoNormal">L’eleganza non ha peso,</div><div class="MsoNormal">la mente ha un ruolo marginale.</div><div class="MsoNormal">Indelebile, come quando ho macchiato i tuoi pensieri,</div><div class="MsoNormal">di nero solubile, tra le tue vanità.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-67557153862418246602011-04-11T19:51:00.000+02:002011-04-11T19:51:59.146+02:00Verde<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBrEQqIBJQY93EWQALvDiX8z_x7ehRaQs7emfeIwJIIgGXk2VsuSUf3hamZ7LhQYfkY8pQFBdXDmSICx6GbyvsEMn1IaqSgfzF-YLxS1SEhV_J855L9TCmoOicKrYWxDvqWaxJ2a8ReOo/s1600/IMG_2010b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBrEQqIBJQY93EWQALvDiX8z_x7ehRaQs7emfeIwJIIgGXk2VsuSUf3hamZ7LhQYfkY8pQFBdXDmSICx6GbyvsEMn1IaqSgfzF-YLxS1SEhV_J855L9TCmoOicKrYWxDvqWaxJ2a8ReOo/s320/IMG_2010b.jpg" width="320" /> </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Portami Verde tra i sentieri imbattuti,</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">sciogli di Nero i miei freddi pensieri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lasciami ancora tra i dorsali gelati,</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">cantami Nero tra i miei monti seduti. </div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-12422498888459975622011-04-11T19:37:00.002+02:002011-04-11T21:15:16.619+02:00Nero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMXYCGiWdAgYEOrISyd8VeP89HSq9ZI0l1L2tdjJbWrp3dnHD33qXkg9T0OGtnSE3uJZRSoXYmTbrmfDfnpE1EKRF-OraoouPi2Pn_fSZD-CZT5RWzsAYtC5-i-rZ5Fhgk9FI0PoubQVo/s1600/1+012b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMXYCGiWdAgYEOrISyd8VeP89HSq9ZI0l1L2tdjJbWrp3dnHD33qXkg9T0OGtnSE3uJZRSoXYmTbrmfDfnpE1EKRF-OraoouPi2Pn_fSZD-CZT5RWzsAYtC5-i-rZ5Fhgk9FI0PoubQVo/s320/1+012b.jpg" width="320" /> </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><div class="separator">Io vivo,</div><div class="separator">nella terra scura</div><div class="separator">e nel vento tiepido.</div><div class="separator">Vivo in ogni sua forma,</div><div class="separator">sono in ogni sua parte</div><div class="separator">e non sono nulla.</div><div class="separator">In ogni alba rinasco</div><div class="separator">ed ogni tramonto mi veste di nuova luce.</div><div class="separator">Dalla terra vengo</div><div class="separator">e alla terra torno ogni volta,</div><div class="separator">per essere di nuovo valanga a travolgere ogni tuo pensiero,</div><div class="separator">per essere di nuovo terremoto a scuotere ogni forma di equilibrio.</div><div class="separator">Di tutte i percorsi fatti</div><div class="separator"> quello che porta alla verità rimane tutt'ora inesplorato.</div><div class="separator">Ma la verità è nella bellezza,</div><div class="separator">la verità è nell'arte.</div><div class="separator">Perché non mentono mai.</div><div class="separator">Ma non mi fermo.</div><div class="separator">L'acqua tornerà nera </div><div class="separator">e sarà di nuovo tempesta</div><div class="separator">e sarò ancora uragano a mescolare,</div><div class="separator">sottile come la luce per tagliare </div><div class="separator">i fili rimasti di ogni legame.</div><div class="separator">E tu non mi aspettare,</div><div class="separator">non tornerò.</div><div class="separator"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-33682969692526988242011-03-21T19:26:00.000+01:002011-03-21T19:26:52.746+01:00Forse<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";}
</style> <![endif]--> <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI-6WueKpysuzofYNgob55wfekvWUU5JfwNLW-Hx8x0bzaYtlWKZkAQ68mLJv1MWkptUN9YoQqVWD_UFiFbjUM9yr97W8GObkfrQ1jPwIKeRyNa-SZlzAKxj3iE_aqTecdWapl2AV5wwU/s1600/DSC_0013.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI-6WueKpysuzofYNgob55wfekvWUU5JfwNLW-Hx8x0bzaYtlWKZkAQ68mLJv1MWkptUN9YoQqVWD_UFiFbjUM9yr97W8GObkfrQ1jPwIKeRyNa-SZlzAKxj3iE_aqTecdWapl2AV5wwU/s400/DSC_0013.JPG" width="400" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Il suono lontano di un piano in solitudine,</div><div class="MsoNormal">ma presente come fosse qui.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Il cono di luce ambrato di un lampione sull’asfalto bagnato,</div><div class="MsoNormal">compagnia ad ore di carta straccia dimenticata sulle panchine.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">La vernice che colora le dita,</div><div class="MsoNormal">rifugio stanco di residui di vita dipinta sul sorriso di un clown.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">L’aria calda che diventa corrente </div><div class="MsoNormal">e chiude la parentesi di un ma, diventando punto.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">La lampo abituata a chiudere il violino nella stoffa rossa,</div><div class="MsoNormal">carico vitale di un artista che alla strada ha detto di si.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Le scie colorate della città,</div><div class="MsoNormal">che statica rimane nell’obbiettivo di una lunga esposizione.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">La linea curva dell’orizzonte, </div><div class="MsoNormal">che senza passi ti precede e ferma l’inutile corsa, rimanendo distante.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Un chilo in più sulle spalle ed il bluff della discesa,</div><div class="MsoNormal">inutile scorciatoia della via più veloce, ma chiusa.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">La luce bianca della luna piena,</div><div class="MsoNormal">silenziosa manifestazione d’orgoglio nel nero fermento della notte.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">L’ora di ritardo che anestetizza la partenza,</div><div class="MsoNormal">chiaro rimando ad una scelta priva di coraggio.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Vestirei i tuoi pensieri con pelle nuova,</div><div class="MsoNormal">per inalterarne la superficie e lasciarli vivere sul tuo viso.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Asciugherei le tue mani dalla grandine del tempo,</div><div class="MsoNormal">che lisce darebbero ancora coraggio al presente.</div><div class="MsoNormal">Non per me. </div><div class="MsoNormal">Inseguirei sorridendo il mio nemico, </div><div class="MsoNormal">dandogli ancora un ultimo tentativo per rimanere tale. </div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Mi vestirei ancora da me,</div><div class="MsoNormal">invulnerabile attesa alla risposta di ogni sera, non così convincente.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Rimanderei in circolo il mio fluido migliore,</div><div class="MsoNormal">e ad ingranaggio viziato darei ancora vita, sentendone scopo.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Sarei vento a ripulire i tuoi passi silenziosi,</div><div class="MsoNormal">di feltro sussurrati nel rumore dei miei stati.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Sarei mare pronto a ripetersi all’infinito,</div><div class="MsoNormal">a levigare ogni spigolo restituendolo al tatto.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Sarei fuoco a fondere la più preziosa delle tue pietre,</div><div class="MsoNormal">rendendomi l’unica.</div><div class="MsoNormal">Non per me. </div><div class="MsoNormal">Sarei terra scura a sfondo nei tuoi panorami,</div><div class="MsoNormal">presente stabile di ogni tuo percorso.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Traccerei cerchi nel cielo,</div><div class="MsoNormal">insieme che ci rende centro ed immagine per non distinguere inizio e fine.</div><div class="MsoNormal">Non per me.</div><div class="MsoNormal">Ma per te.</div><div class="MsoNormal">Forse.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-53971032429764247632011-03-06T21:30:00.001+01:002011-03-06T21:30:40.897+01:00Come se<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLN5WIHOXyFGvSFJxAWSOgYEfF8Nul6ZUvy49_xZSqIPYjdreiCJL539_PXW90XFZDoQh8scErMykBValrAlEAKn7qvEQxAYjJylaTS64dWV-6K8D9-gwolRmf9u0892fADFLkMvtCEd8/s1600/DSC_0013.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLN5WIHOXyFGvSFJxAWSOgYEfF8Nul6ZUvy49_xZSqIPYjdreiCJL539_PXW90XFZDoQh8scErMykBValrAlEAKn7qvEQxAYjJylaTS64dWV-6K8D9-gwolRmf9u0892fADFLkMvtCEd8/s400/DSC_0013.JPG" width="400" /></a></div><br />
<div class="MsoNormal">Come se il tempo fosse uno stato d’animo assente e lontano.</div><div class="MsoNormal">Come se le pieghe fossero piani e le curve prive di prospettiva.</div><div class="MsoNormal">Come se non ci fossero riflessi </div><div class="MsoNormal">ed i specchi non fossero immagine di quello che hanno davanti,</div><div class="MsoNormal">ma uno spazio che continua da quello che hanno dietro.</div><div class="MsoNormal">Come non ci fosse gravità.</div><div class="MsoNormal">Come se la sabbia volasse ed il cielo fosse marea a terra</div><div class="MsoNormal">ed il mare non avesse onde e fosse bianco privo di moto.</div><div class="MsoNormal">Come se il suono non avesse udito</div><div class="MsoNormal">e le corde fossero tutte libere e potabili.</div><div class="MsoNormal">Come se l’acqua fosse sporca e non avessi sete</div><div class="MsoNormal">e le crepe non fossero conseguenza di una sterile aridità</div><div class="MsoNormal">ma fondamenta fertili di una vita priva di conversione.</div><div class="MsoNormal">Come se lo strappo cucisse e non fosse punto di rottura.</div><div class="MsoNormal">Come non ci fosse più porosità</div><div class="MsoNormal">ed il liquidi galleggiassero come sul vetro.</div><div class="MsoNormal">Come non ci fossero frammenti</div><div class="MsoNormal">ma solo identità distinte, coscienti e logiche.</div><div class="MsoNormal">Come se le pagine rimanessero bianche</div><div class="MsoNormal">e non ci fossero pensieri a renderle merito.</div><div class="MsoNormal">Come se le tue labbra fossero spine</div><div class="MsoNormal">ed i tuoi capelli fili d’acciaio legati ai miei tendini viziati</div><div class="MsoNormal">ed i tuoi occhi fossero argento vivo che parlano di ciò che voglio</div><div class="MsoNormal">e le tue parole fossero solo verbo all’infinito</div><div class="MsoNormal">ed il tuo sangue fosse nero inchiostro nei miei desideri</div><div class="MsoNormal">e la tua pelle fosse solo fumo scuro tra le mie avide dita </div><div class="MsoNormal">e l’aria che respiri di piombo freddo sulla mia bocca</div><div class="MsoNormal">e non ci fosse fiato sotto sforzo,</div><div class="MsoNormal">ma solo polvere maleducata che si posa dove vuole,</div><div class="MsoNormal">senza alcuna contaminazione.</div><div class="MsoNormal">Come se bruciassi ancora, </div><div class="MsoNormal">come me.</div><div class="MsoNormal">Come fossi ad un passo.</div><div class="MsoNormal">Come se il problema fossi tu.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-12316370923390705082011-03-06T10:02:00.000+01:002011-03-06T10:02:12.051+01:00Muro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJMcBeZY1svxkaRHJiXFgxyFq_VxmxeZTXFm8RgaQgPBtOa9tvtKZjzYbNJpoeCwzYwqFdxzxv88ef9FtQWWufA3sepHwaSD26WIZ0tPXqhbDYRt2xEST-q4B7MXRXgtK8SZX9vseRVw/s1600/1+012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJMcBeZY1svxkaRHJiXFgxyFq_VxmxeZTXFm8RgaQgPBtOa9tvtKZjzYbNJpoeCwzYwqFdxzxv88ef9FtQWWufA3sepHwaSD26WIZ0tPXqhbDYRt2xEST-q4B7MXRXgtK8SZX9vseRVw/s400/1+012.jpg" width="300" /><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";}
</style> <![endif]--> </a></div><div class="MsoNormal">Questo discorso non è del tutto remunerativo, quindi, per forza di cose, adesso, troverò una soluzione a questo problema, se così si può chiamare.</div><div class="MsoNormal">La libreria in questione deve essere sollevata da terra di circa 60 cm.</div><div class="MsoNormal">Userò le barre d’alluminio per fissarla al muro, con dei tasselli da 12, 15 per barra, per un totale di 45 tasselli.</div><div class="MsoNormal">Fisserò su base e cappello le barre d’ancoraggio, seguendo la venatura del legno, in modo da non spaccare.</div><div class="MsoNormal">Ho una profondità sufficiente per usare viti 5x50, mi garantiranno un ancoraggio sicuro e pulito.</div><div class="MsoNormal">Considerando che un singolo tassello dovrebbe sopportare uno sforzo di circa 20 kg…il peso sarà minore del loro massimo carico consentito.</div><div class="MsoNormal">Porterò dei spessori di diversi mm per assecondare le possibili pendenze della parete ed arginare così il fuori squadro.</div><div class="MsoNormal">Una livella sarà necessaria.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">R “smettila di fissarmi, non ho tempo ora”</div><div class="MsoNormal">B “potremmo parlare dell’onda d’urto”</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Non porterò la resina, anche se il muro non dov’esse essere perfetto, le possibilità che su 15 tasselli 5 non tengano mi garantirebbero comunque l’ancoraggio.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">B “o vuoi che ti illustri semplici nozioni di fisica di base, così da buttarlo giù quel muro”</div><div class="MsoNormal">R “non è di quel muro che sto parlando”</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Arrotondando per difetto, non devo scendere sotto gli 8 tasselli per barra.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">B “ma è quello il problema, o no…”</div><div class="MsoNormal">R “vorrei sapere cosa cazzo ti ridi. Lasciami lavorare”</div><div class="MsoNormal">B “idiota, sei tu che non ti lasci lavorare”</div><div class="MsoNormal">R “sei tu che mi stai pizzicando il cervello”</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Porterò il frullino, per tagliare le barre a misura e nasconderle così dietro la struttura.</div><div class="MsoNormal">Le barre non mi daranno possibilità di regolazione, quindi partirò con quelle a muro, fissandole a bolla, se il soffitto dov’esse essere irregolare recupereremo con le mostre.</div><div class="MsoNormal">È un compromesso da accettare.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">B “mi dispiace ragazzo, la vita non è un lavoro che si impara vivendo. Tu puoi impararti vivendo, ma non esiste callo.</div><div class="MsoNormal">È molto semplice: azione – reazione, tutto qua.”</div><div class="MsoNormal">R “insomma che cazzo vuoi, eh? Lasciamo perdere.”</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Prepariamo gli attrezzi.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">B “sai qual’è il miglior antidoto al veleno? Altro veleno.</div><div class="MsoNormal">Lo stesso veleno.</div><div class="MsoNormal">Ti saluto bello.”</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJMcBeZY1svxkaRHJiXFgxyFq_VxmxeZTXFm8RgaQgPBtOa9tvtKZjzYbNJpoeCwzYwqFdxzxv88ef9FtQWWufA3sepHwaSD26WIZ0tPXqhbDYRt2xEST-q4B7MXRXgtK8SZX9vseRVw/s1600/1+012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-31718414808096196782011-03-01T22:01:00.000+01:002011-03-01T22:01:05.454+01:00Alchimia dell'olfatto<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:"Times New Roman";}
</style> <![endif]--> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn0h3bdW0iTu3lp977Y_Md8l7RLkOrEOJZSDJB5vOCEY0lyf4B2HaCQTGS51A9Ug0WKHQOCs3TFU-eH7LbvklmPmEVINffQh70Pyqwn6TvSAAKVlROFixisp20BADozzItBh4caY4Ih78/s1600/1+128.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn0h3bdW0iTu3lp977Y_Md8l7RLkOrEOJZSDJB5vOCEY0lyf4B2HaCQTGS51A9Ug0WKHQOCs3TFU-eH7LbvklmPmEVINffQh70Pyqwn6TvSAAKVlROFixisp20BADozzItBh4caY4Ih78/s400/1+128.jpg" width="400" /></a></div><br />
<br />
<br />
"Aspetta qui, vado a versare l'assegno, se arrivano i vigili sposta il motorino"<br />
"Ok"<br />
Piove.<br />
La pioggia cambia i normali atteggiamenti di tutte le persone, li accentua.<br />
Una ragazza passa con una borsa sulla testa, non vuole che quella goccia di pioggia fredda vada a finire proprio lì, sul collo, scendendo tra le scapole sulla schiena, dandoti i brividi.<br />
Un uomo di mezza età passa con aria da fare, la sua 24ore di pelle marrone, il suo cappotto in tinta (non a caso) ed un ombrello forse da una 50ina di €...non ha un viso rilassato.<br />
Tre operai attraversano il vicolo per andare ad un bar, quella sembra l'aria, non curanti della pioggia, in abiti da lavoro, sporchi di gesso e stucco, vernice sulle scarpe, sorridenti.<br />
Un motorino passa a velocità tra i sampietrini, i passanti al suo passaggio si accostano al ciglio della strada, per paura di essere annaffiati dai schizzi delle pozzanghere.<br />
Un auto blu.<br />
Una commessa pulisce con cura l'entrata del negozio in marmo bianco, non ci devono essere orme sull'entrata.<br />
Non ci sono clienti all'interno, un uomo ben vestito, probabilmente il principale, le indica il vetro, forse ha visto un alone, meglio pulirlo, l'immagine è tutto.<br />
Un ragazzo parla al cellulare, capisco solo poche parole, ma "esonero" mi di dice che è uno studente, avrà circa 25 anni, diventerà commercialista credo.<br />
L'acqua continua a scendere, bagna la parte alta dei palazzi, scivola sulle sue facciate formando tanti rivoli verticali, che alimentano pozzanghere.<br />
Là dove incontra un ostacolo gira, entra nelle crepe dei muri gonfiandoli, allarga il legno delle persiane e intacca i cancelletti in ferro, che col tempo arrugginiscono.<br />
Inevitabile consuetudine del tempo.<br />
Via delle Copelle 24.<br />
All'improvviso, le finestre dei palazzi si girano su se stesse, mostrando al loro posto dell'erba verde, anche i mattoni degli edifici, anche i sampietrini, anche la facciata dei negozi, le macchine, i passanti, le edicole, le panchine, i tavolini, le insegne, i manifesti, i lampioni, tutto, ogni singola parte si capovolge, cambia facciata come un cubo di rubik, sempre più velocemente, mostrandomi la terra, la mia terra, piena di rigogliosa natura, sotto ad un cielo terzo, blu.<br />
In un istante, tutto sembra rallentato.<br />
Sento il profumo del suo vento, ed io che ci cammino dentro.<br />
"Eccomi, m'hanno fatto aspettà un cifra, sbrighiamoci che dobbiamo tornare in falegnameria in 20 minuti!"<br />
Trattienila.<br />
"Ok"<br />
Trattienila.<br />
"Ogni volta pe cambià un assegno le ore"<br />
Trattienila, cerca un modo per non lasciarla, conta, tienila nello stomaco.<br />
Via delle Copelle 24. 24.<br />
24, le ore del giorno<br />
23, come quelle in cui starei sveglio<br />
22, i miei anni sereni<br />
21, i centesimi dell'ultima telefonata<br />
20, come le sigarette che fumavo<br />
19, il mio interno<br />
18, illusione della libertà, tanto attesa<br />
17, l'ora di chiusura<br />
16, se dici ma non fai<br />
15, i sigari che fumo<br />
14, le volte che ho visto Taxi Driver<br />
13, il mio vecchio odiato turno al mac<br />
12, le persone che ho visto camminare fuori la banca<br />
11, i mesi che avevamo passato insieme<br />
10, come le dita con cui sfioravo i tuoi capelli<br />
9, i semafori incontrati fin ora<br />
8, la palla da biliardo più bella, e la più difficile<br />
7, la sveglia<br />
6, le alternative alla solita strada<br />
5, i minuti che ho impiegato a scrivere<br />
4, i giorni che aspetto da lunedì<br />
3, l'ossessione<br />
2, me<br />
1, come te...come nessuno<br />
0, le volte che ti ho detto che si poteva provare, magari, ma che non ti ho detto.<br />
0, come il cerchio, senza inizio, senza fine.<br />
0, non c'è domanda più inutile se non si vuole la risposta.<br />
0 perchè.<br />
Trattienila.<br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-39356094922185176232011-02-28T18:26:00.002+01:002011-02-28T20:47:08.366+01:00False Flags<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDYH06a_ag9kckp_wg2Jzb2B50PKQID_WReL8tztxE-1VHtmATKbdGRarsLXV4Hx8xWBIgUfFZoCXFEYjmcfToK2zoZk_ml2ERfQQK8ZteqmvIyPquITGzTzcnAebmeXr_vYVFzdLtLpI/s1600/1+007b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDYH06a_ag9kckp_wg2Jzb2B50PKQID_WReL8tztxE-1VHtmATKbdGRarsLXV4Hx8xWBIgUfFZoCXFEYjmcfToK2zoZk_ml2ERfQQK8ZteqmvIyPquITGzTzcnAebmeXr_vYVFzdLtLpI/s400/1+007b.jpg" width="400" /></a></div><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Il fumo sale lentamente tra le mie dita,<br />
si leva in alto ed accarezza la gialla luce della lampada<br />
riacquista calore e sale di nuovo, sul soffitto<br />
si avvolge elegantemente per poi spogliarsi e ricadere su se stesso in tanti cerchi concentrici.<br />
Il respiro è quello sicuro e fiero di chi sa cosa attende.<br />
Non si farà attendere a lungo, sento il suono del suo respiro.<br />
Il buco nero, uno spazio senza luce, che divora tempo e materia.<br />
La sua visione conferma il mio sorriso, ogni aspettativa non è stata delusa.<br />
Ti stavo aspettando.<br />
I suoi cerchi sono lame di ghiaccio salato che mi toccano la pelle.<br />
Il suoi venti sono mille lingue di gatto che mi leccano l'anima.<br />
"È ora di andare?"<br />
"Andrò da solo. Tu versami due dita, ci metterò un attimo..."<br />
È ghiacciato, ma brucia come il fuoco.<br />
Avido come il ghiaccio.<br />
Avido come il fuoco.Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-5308756812810383442011-02-21T21:51:00.001+01:002011-02-21T21:51:15.951+01:00Tra le mie domande e il volo dell'aquila<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXpWYUKMC-phI5lT-smVfi3dsocKpA4SM6BFZBBJTtM1KCMXHH4hZg-3v5FJ53mfD0JkiY8qQam0AoZXboCPNmNuqPFHe84A01mzJmDTgZaSmYJlGXJ6UD1wqirXr_quFfCLCY5I4lNKM/s1600/DSC_0162b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXpWYUKMC-phI5lT-smVfi3dsocKpA4SM6BFZBBJTtM1KCMXHH4hZg-3v5FJ53mfD0JkiY8qQam0AoZXboCPNmNuqPFHe84A01mzJmDTgZaSmYJlGXJ6UD1wqirXr_quFfCLCY5I4lNKM/s400/DSC_0162b.jpg" width="400" /></a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Esistono imperativi nell’arte?</div><div class="MsoNormal">Esiste un’obbiettività nell’arte?</div><div class="MsoNormal">Esiste un’oggettività nella bellezza?</div><div class="MsoNormal">Ha uno scopo fine a se stessa?</div><div class="MsoNormal">Esiste un giudizio universale?</div><div class="MsoNormal">Nasciamo davvero innocenti?</div><div class="MsoNormal">Se l’arte è infinita anche l’ispirazione da cui scaturisce lo è?</div><div class="MsoNormal">Quanto tempo impieghiamo per adattarci ad una nuova forma d’ispirazione più fertile?</div><div class="MsoNormal">È più remunerativo il prodotto d’arte che resiste al tempo o il percorso che ci ha condotto ad esso che con il tempo sfuma nei ricordi?</div><div class="MsoNormal">Esiste un modo per tenere costante uno stato d’arte degno di sua produzione?</div><div class="MsoNormal">La contestazione è sempre sintomo d’innovazione?</div><div class="MsoNormal">L’incomprensione deriva davvero dall’ignoranza?</div><div class="MsoNormal">L’ombra è un prodotto della luce o viceversa?</div><div class="MsoNormal">Sentirsi appagati facendo del bene fa di noi degli altruisti o è un modo opportunista per soddisfare il nostro egoismo?</div><div class="MsoNormal">Lo scopo della vita è davvero altra vita?</div><div class="MsoNormal">Se di fronte all’arte siamo tutti uguali perché la somma di consensi supera un dissenso?</div><div class="MsoNormal">L’amore può alterare il percorso del gusto?</div><div class="MsoNormal">La bellezza può essere espressa in parole o è più significativo il silenzio?</div><div class="MsoNormal">Il suono del vento arriva a tutti allo stesso modo?</div><div class="MsoNormal">La visione serena del passato coincide con una negatività del presente o è solo un alibi per mascherare la nostra inadeguatezza al tempo?</div><div class="MsoNormal">L’evoluzione fa parte di un ciclo positivo o negativo?</div><div class="MsoNormal">La cultura ci rende liberi o schiavi?</div><div class="MsoNormal">Se il sapere ci rende infelici è meglio l’ignoranza?</div><div class="MsoNormal">La percezione coincide con una maggiore sensibilità?</div><div class="MsoNormal">La pazzia è uno stato privo di ragione o il suo stadio ultimo?</div><div class="MsoNormal">Le scelte implicano sempre una rinuncia?</div><div class="MsoNormal">Siamo davvero il risultato delle nostre scelte?</div><div class="MsoNormal">Esiste un uomo libero?</div><div class="MsoNormal">Che fondamenta ha la libertà?</div><div class="MsoNormal">Se l’attrazione è un prodotto chimico esiste una chimica per tenerlo sotto controllo?</div><div class="MsoNormal">Quando si desidera qualcosa si è di fatto incompleti?</div><div class="MsoNormal">Quante altre parole verranno inventate?</div><div class="MsoNormal">Legalizzeranno anche i sentimenti?</div><div class="MsoNormal">La censura è un prodotto democratico?</div><div class="MsoNormal">Il comun senso del buon costume è un risultato statistico borghese?</div><div class="MsoNormal">Chi ha definito la ragione?</div><div class="MsoNormal">Il lavoro è l’anestetico della mente?</div><div class="MsoNormal">L’equilibrio è una momentanea assenza di gravità?</div><div class="MsoNormal">A quale equilibrio risponde la bellezza?</div><div class="MsoNormal">È più remunerativa la vendetta o il perdono?</div><div class="MsoNormal">L’idolo è l’oppio per la realtà?</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Il volo dell’aquila è espressione massima d’eleganza.</div><div class="MsoNormal">La sua è completezza, è armonia, purezza.</div><div class="MsoNormal">Il sua bellezza trova scopo nel suo esistere.</div><div class="MsoNormal">Il volo dell’aquila è puro equilibrio.</div><div class="MsoNormal">Il volo dell’aquila è pura bellezza.</div><div class="MsoNormal">Il volo dell’aquila è pura arte.</div>Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-67375035704321191972011-02-20T18:26:00.002+01:002011-02-21T17:54:27.536+01:00Hush<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Aj_R-iJR_35LMSVMtDAsRWbnvDblv2CV9_KMIYJ552QtQZo7ueTyaRh1xvtGuvONPMKfGmCyTzPgyYvAKAes5t2x14__QzHgYpxNjtmepAn8jxX-nLxU5DxXPAYRdoiUQWZsmx5-l3I/s1600/1+009b.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Aj_R-iJR_35LMSVMtDAsRWbnvDblv2CV9_KMIYJ552QtQZo7ueTyaRh1xvtGuvONPMKfGmCyTzPgyYvAKAes5t2x14__QzHgYpxNjtmepAn8jxX-nLxU5DxXPAYRdoiUQWZsmx5-l3I/s320/1+009b.jpg" width="297" /></a> <br />
Non c'è alcun tipo di redenzione nei miei percorsi quassù.<br />
E' soltanto un avido divenire,<br />
fatto di vento gelido e silenzio.<br />
Tu che mi parli di caos e di disordine.<br />
Ma questo è ordine, l'equilibrio dei moti e dell'essere, che noi non perdiamo occasione di minare.<br />
Mi da tutto, senza pretendere nulla in cambio.<br />
Riflesso nello specchio c'è un uomo con la barba che fuma un sigaro, ha un sorriso che sembra venir da lontanto.<br />
"Bentornato, mi sei mancato"<br />
"Non sono mai andato via"<br />
La montagna è mia madre,<br />
non mi riprenderà mai nel suo ventre.Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1332838468623198970.post-308218911647549062011-02-09T21:57:00.002+01:002011-02-21T21:51:53.220+01:00Un giorno di ordinaria fatica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLxKjZgTVkoZ25RHVl16YenCoE11qbT6hzvvYb3F4OY3XOi_T2b3s7dL8O7mVYFjn4VXDKnfyQf6G4gml93EtEDDeeqDVZTIMSVR0DM-S8qBGz0XO5_aM7bvxvpLs9YnQ9zkdNGe7NXy0/s1600/1+064b.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLxKjZgTVkoZ25RHVl16YenCoE11qbT6hzvvYb3F4OY3XOi_T2b3s7dL8O7mVYFjn4VXDKnfyQf6G4gml93EtEDDeeqDVZTIMSVR0DM-S8qBGz0XO5_aM7bvxvpLs9YnQ9zkdNGe7NXy0/s320/1+064b.jpg" width="240" /></a></div>"Devi portare il tavolo alla Signora Narcisi, l'ho chiamata che è pronto. Alle 4.30"<br />
"Ok" risposi.<br />
Mi seccava, alle 5 staccavo e sapevo che non avrei fatto in tempo. Questo voleva dire che ci avrei messo quel che ci avrei messo, ma in mezz'ora era improbabile...Arrivare a P.za Bologna da Viale Libia, consegnare un tavolo (doppio, quindi due viaggi) e tornare in mezz'ora era fuori discussione.<br />
Fabio lo sapeva bene, per questo mi mandò all'ultimo minuto, da queste parti gli straordinari non si pagano, non mezz'ora, che vuoi, scusa, mezz'ora di straordinario? Ti vuoi attaccare a 5€? Sarai mica così pulciaro?<br />
Io no, forse te, che me li rubi, ma tienili pure, non ci faccio nulla. Non sono i 5€, è il tempo che mi porti via, che mi togli, quello a cui tengo.<br />
Presi il tavolo e lo legai con i morsetti al portapacchi, e mi incamminai.<br />
Poco traffico per fortuna, arrivai in 10 minuti.<br />
Posteggiai su un'isola di traffico, e misi le 4 frecce.<br />
Il tavolo era di quelli assemblati, quindi andava portato metà alla volta, non solo per questioni d'ingombro (nell'ascensore comunque non entrava, e le scale erano strette) ma anche per il peso.<br />
Un tavolo massello può arrivare a pesare anche una 70ina di chili...<br />
Lasciai legata una metà del tavolo al portapacchi, e sfilai l'altra metà direttamente sulla spalla sinistra, proprio a metà del piano, per dividere il peso ed essere bilanciato.<br />
Arrivai al citofono. Una palazzina d'epoca di tre piani. Narcisi era scritto su tutte e tre le caselle del citofono.<br />
Se la devono passar male questi Narcisi, pensai, e citofonai in mezzo, al 2° piano.<br />
"Si?"<br />
"Il falegname signora, sono venuto a consegnare il tavolo"<br />
"Ah si, è al 3° piano"<br />
Aprì il cancelletto in ferro, proseguii il cortile fino al portone, un bel portone di legno, di quelli alti.<br />
Quando aprii il portone alzai gli occhi verso l'alto, le scale erano di quelle in pietra, abbastanza strette, ma con possibilità di manovra.<br />
Presi un bel respiro e salii.<br />
Feci attenzione a non sbattere nelle curve e arrivai al piano con una discreta velocità.<br />
Mi aprì una ragazza, seguita a ruota dalla madre.<br />
Il tavolo non passava nel portone di casa, bisognava aprire l'altra delle due ante, e finalmente, con un po' di difficoltà, entrai e posizionai il tavolo, la prima metà, nel salone.<br />
Una casa molto bella, ben arredata, con il parquet miele e le finestre tutte bianche, molto luminosa, molto spaziosa.<br />
"Questo è un pezzo?"<br />
"Si" risposi alla madre sorridente "Ora porto l'altra metà, arrivo subito"<br />
Sfilai l'altra parte di tavolo dal tetto della macchina, questa volta sulla spalla destra.<br />
La salita si faceva sentire. Gli scalini sembravano moltiplicati, e la pendenza delle scale sembrava quasi verticale.<br />
Il sudore mi bagnò la maglietta a cui incominciò ad appiccicarsi tutta la polvere che raccoglievo strusciando sui muri durante le curve. Raggiunto il primo piano rialzai gli occhi verso l'alto...Ancora due.<br />
Cristo, pensai, non so se la tua croce pesava di più, forse si, ma te l'hai fatto una volta sola...raccomandato.<br />
Certo, nulla di personale eh, ma con tutti i lavori che potevi fare, con tutte le raccomandazioni che avevi, avresti potuto lavorare all'Unicredit, alle Poste, fare l'attore...niente, sei finito sulla croce...ammirevole eh, però...però, vabbè, fatti tuoi, a ciascuno il suo.<br />
Quando arrivai al 3° piano le gambe mi bruciavano come fuoco.<br />
"Eccoci" dissi con fiatone, mentre la signora era già seduta vicino al tavolo della cucina a preparare l'assegno.<br />
"Fabio mi aveva detto 150?"<br />
"Non so signora, a me aveva detto che gli doveva 200" (ci provano sempre)<br />
"Va bene" rispose, compilò l'assegno e me lo diede.<br />
"Bene" dissi "allora buona giornata"<br />
"Aspetti" frugò nella borsa e prese il portafogli "Qualcosa per lei"<br />
"No signora, non c'è bisogno, grazie"<br />
"Ma no" insistette "Prenda"<br />
Allungò la mano e mi diede una moneta da 1€ e due da 50 centesimi.<br />
Ringraziai sorridente ed uscii dal portone.<br />
2€, ma come si fa, come si fa a non vergognarsi di lasciare 2€ di mancia...meglio dire, guarda mi dispiace non ho nulla da darti, posso offrirti un caffè? Almeno per salvare la faccia...2€, boh...ora capisco perchè hai scelto la croce.<br />
Scesi le scale a piedi per riprendere fiato, mentre giocavo con le monete in mano.<br />
Presi il cellulare dalla tasca per guardare l'orario, erano le 5 e 10.<br />
Arrivato alla macchina vidi un bar proprio all'angolo della strada, con dei tavolini all'aperto. Guardai i 2€ e già avevo deciso.<br />
Una ragazza dietro al bancone mi chiese gentilmente cosa prendevo.<br />
(Prendo te in mezzo ai fondi del caffè) "Una birra in bottiglia, da 33."<br />
"Sono 2€, vuoi il bicchiere?"<br />
"No, grazie...mi posso sedere fuori?"<br />
"Certo" mi rispose sorridendo "Accomodati pure"<br />
Portai il collo della bottiglia alla bocca e diedi una bella sorsata. Ah, così fresca, che bello.<br />
Accesi un sigaro e diedi un sospiro di sollievo. La macchina era a vista, se arrivava una municipale potevo spostarla subito...che si fotta la municipale, adesso penso un attimo a me.<br />
Che giornata, il sole splendeva libero nel cielo azzurro, una temperatura fantastica.<br />
Fissai il cielo, non c'era nulla di più bello. Magari dopo quella scarpinata con la croce, anche te ti sei fatto una birretta eh? Dì la verità...<br />
Sorrisi, che coglione che sono, pensai...vabbè<br />
Fumai il mio sigaro fino all'ultimo, osservando tutta la gente che passava, tutta seria, tutta presa con il loro da fare...che mondo strano. Chissà cosa penserà del mondo adesso David Gilmour, chissà che starà facendo in questo momento...<br />
Strano ma vero, forse sono sereno.Bebbohttp://www.blogger.com/profile/09401979143545786633noreply@blogger.com0