giovedì 7 agosto 2008

Psicologia del Fumatore


La mia prima sigaretta la fumai da solo, non così giovane...e la mia ultima sigaretta la fumerò da solo, non così vecchio, qualche istante prima di crepare.
Molti dei miei amici già "fumavano", erano i tempi delle medie e dei primi anni del liceo. Io ancora non fumavo, e neanche pensavo di incominciare. Poi un giorno comprai un pacchetto di M.lights e fumai la mia prima sigaretta al parco, di sera, tossendo. Fu subito amore.
Gli occhi che lacrimavano perchè colmi di fumo, e la strana sensazione del fumo nei polmoni, quei poveri polmoni vergini. Non mi sono mai dato un tono. Molte delle cose che mi piacciono amo farle da solo, forse tutte, non so perchè...fumare, vedere un film, andare in moto...beh si le batterie hanno un loro perchè, forse quella è l'unica cosa, ma è diversa.
Credo che fumatori si nasca. Quella del fumo è una dipendenza particolare. Attecchisce in maniera differente su ogni fumatore, così che ogni fumatore ha le sue sigarette ed i suoi momenti da sigaretta.
Il tempo viene così scandito nell'arco della giornata non con le ore, ma con le sigarette. Ogni momento ha il suo perchè, abbinato alla miriade di sapori introdotti nella bocca.
Non c'è la sigaretta della mattina dopo caffè, ma la sigaretta dopo ogni caffè, qualsiasi ora sia.
E quella della mattina rimane la prima sigaretta qualsiasi cosa si mangi.
Credo di essere un vero fumatore.
Uno dei motivi per cui ho amato "La Coscienza di Zeno" è stato il capitolo sul fumo.
U.S.
Penso che se si rifletta sul fatto che ogni sigaretta che si fuma potrebbe davvero essere l'ultima questa acquisterebbe un sapore unico.
Come tutte le cose belle al mondo fumare fa male. E quindi è lecito smettere.
Per smettere bisogna innanzitutto pensare di smettere di fumare, ma per me è come smettere di pensare...ed io non ho mai pensato di smettere di fumare.
Quindi i tentativi non sono stati altro che mettere alla prova quanto mi piacesse fumare.
Una volta ho smesso per 1 mese: mio zio mi diceva che il vizio del fumo dipendeva dal fatto che il fumatore doveva avere costantemente il sapore del tabacco in bocca, quindi quel sapore doveva essere soppiantato da un sapore equivalentemente forte, come la liquirizia, il cioccolato, il caffè...o il dentifricio.
In parte è vero, a livello chimico funziona così, per questo è così bello fumare dopo i pasti o dopo il caffè o dopo che si beve o si mangia qualcosa di "forte"...ma io sono un fumatore a tutto tondo.
Quando fumo non amo solo il sapore della sigaretta, ma anche tutto quello che gira in torno al sapore. Le gesticola.
Prendere la sigaretta in quel modo, appoggiarla su quella parte del labbro, vedere il fumo che danza al rallentatore dalla cima fino al soffitto, inalarlo e sentire il fuoco dentro i polmoni che ardono sempre più avidi e buttarlo via dalla bocca come merce di seconda mano...e spengere il mozzicone nel posacenere, ma non del tutto, così che continui a fumare per un po', come un nemico che esala i suoi ultimi respiri prima di spengersi...si, sono pazzo, come un cavallo, come un cavallo fumatore.
Quindi, per un mese mi sono lavato i denti come un matto, ricordo che dopo due o tre giorni mi sanguinavano le gengive, perchè mentre me li lavavo pensavo a fumare e l'energia che mettevo sullo spazzolino mi provocò delle ferite all'attaccatura dei denti...nulla di grave, ricominciai a fumare.
Dopo qualche anno smisi (veramente) per un giorno: mi chiesi, perchè fumare...dopo circa 24 ore mi risposi, perchè non fumare...
Infine qualche mese fa, a lavoro, conosco un tipo che aveva smesso da qualche mese...con i cerotti. Sempre stato scettico sui quei rimedi, proprio perchè rimedi.
Ma il tipo insiste, mi regala un pacchetto di cerotti ed io li prendo.
Leggo velocemente le istruzioni e al primo sintomo (voglia di fumare) ne metto uno sul braccio, la dove un eroinomane si sarebbe fatto una pera.
Dopo circa un quarto d'ora ne metto un altro, sull'altro braccio...
Passa un'ora e ne metto uno sul petto...
Dopo circa quattro ore avevo finito la scatola e sembravo una mummia...con l'unica differenza che ero incazzato nero dalla voglia di fumare.
A proposito delle gesta, un altro mio zio mi disse che se avessi messo la sigaretta su un lato della bocca diverso o avrei cambiato mano, sarebbe cambiato il gusto: stronzate.
Sono destro e fumo con la destra, sempre. Tranne quando sono in macchina, la destra la uso per il cambio e fumo con la sinistra...è buona uguale.
Particolarità: se sono a casa davanti al pc e fumo con la sinistra non mi piace, quindi cambio mano. Se devo usare il mouse e quindi mi serve la destra fumo con la sinistra...è buona uguale.
Quando sono a lavoro e devo usare tutte e due le mani (e sono all'aperto) fumo senza mani...e mi piace...è buona uguale.
Iniziai a fumare le M.lights, ma dopo pochi mesi passai alle Centos...più lunghe.
La spesa si fece sostenuta, quindi passai ad una sigaretta di livello basso: Diana Rosse, uno schifo, poi ci fai la bocca (adesso se fumo un M.lights non mi piace)
Un bel giorno andai dal tabaccaio a prendere le sigarette, come ogni giorno.
Chiesi Diana Rosse.
Mi disse che non ce l'aveva, quindi presi le blu.
Continuai con le blu per circa 3 anni, fino a quando un giorno le blu non c'erano ma c'erano solo le blu morbide.
Nacque un connubio perfetto: Diana Blu Morbide, si pronuncia anche bene. Amo il pacchetto morbido, lo metti in tasca ed è come se non ce l'hai, prende la tua forma e quando tiri fuori le ultime quelle di Jigen ti fanno una pippa.
Ma ci sono dei momenti in cui pensi che davvero non smetterai mai di fumare: quando bevi birra, quando sei davanti al pc, dopo il caffè e dopo che hai mangiato.
In questo momento sono davanti al pc, ho appena finito di cenare (con caffè) e ho una birra sulla scrivania...credo che accenderò, intanto rileggo.