lunedì 19 maggio 2008

Genesi, Ascesa e Discesa di Roberto, Nascita di Bebbo, Conflitto di Interessi, Fusione dei Due e Nascita dell'Uomo...ME, in Ascesa

Secondo gli scritti la prima manifestazione di Bebbo avvenne quando Roberto era all'asilo.
La maestra aveva dato ai bimbi dei fogli su cui disegnare, ma Roberto, essendo una zappa con qualsiasi strumento che scrivesse, non voleva disegnare...in quel momento si manifestò Bebbo per la prima volta: decise di passare il tempo a picchiare un suo compagno, il quale era talmente idiota che ogni volta che Bebbo gli diceva chi gli avesse fatto male, lui indicava un altro compagno sotto lo stesso suggerimento di Bebbo...Ovviamente la maestra aveva visto tutto e decise, dopo aver calmato la situazione, di portare i bimbi in giardino.
Ma a Roberto non andava di stare seduto in giardino a giocare come un ebete e Bebbo gli diede una mano a passare il tempo, sterminando un formicaio...alla visione delle formiche martirizzate e divise come puzzle la maestra si preoccupò e chiamò i genitori...Bebbo non si fece più vivo per molto tempo, fino alle elementari.
Anche se sporadiche e di poco conto, le manifestazioni di Bebbo avvennero sempre con più frequenza in questo periodo: furti di merende, esplosioni di cartelle dei compagni, rotture di materiale didattico e non, offese al personale (maestre, bidelli), pestaggio di alcuni compagni a ripetizione, spesso aiutato da un altro compagno, Emiliano, anche lui forse pervaso da altro ego...
Alle medie il curriculum si arricchì, venne sospeso per una rissa in classe.
I professori lo detestavano, i genitori dei compagni lo odiavano, ma i Due avevano buoni amici e con loro passavano bei momenti.
Bebbo aveva deciso cosa avrebbe fatto da grande: rompere il cazzo.
Ma Roberto non ne era molto convinto, così Bebbo ritornò in profondità per emergere definitivamente alle superiori.
Furono anni difficili perchè nessuno dei due voleva darla vinta all'altro, creando un vero e proprio conflitto di interessi.
Il Cinema li salvò, entrambi, o meglio prima salvò Bebbo e poi, qualche anno più tardi, salvò Roberto che imparò così ad ammaestrare Bebbo.
Ora i due convivono una vita abbastanza serena, ripudiando la maggior parte delle cose che vedono evidenziate dalla cultura odierna del loro paese, dai modi di fare (ma soprattutto di pensare) di molta, troppa gente e, purtroppo, dall'intero sistema socio-politico-economico.
Fortunatamente esiste il cinema, le moto, la musica, i libri, la fotografia, la cucina, le birre, le ingarite con la play (daje fra!), le donne e gli amici per condividere tutto questo...(pure le donne, ve' carlè?)

...

Questo è il blog di Bebbo scritto da Roberto e di quest'ultimo scritto da Bebbo (anche se sarà sempre lui a firmarsi) in cui troverete cose che vi faranno ridere, cose che vi faranno pensare e cose che vi faranno passare un po' di tempo...
Sul "ring" hanno perso diverse volte, ma mai per k.o.
Delle persone, o situazioni, che li hanno vinti in passato ricordano nome, cognome, facce ed identità...con molti di loro sono risaliti sul "ring", con altri aspettano l'occasione, ricordando le forze impegnate nel rialzarsi dopo una sconfitta ed il carico vitale ricevuto ai traguardi, su ogni orma, durante il percorso...
Ma questa è un'altra storia...

4 commenti:

Sara ha detto...

Allora mi sono letta il blog e tutto quello che hai postato finora. Inutile dire che è esteticamente molto bello e tremendamente ben scritto. Quello è evidente.
Adesso, però, mi interessava lasciare un commento circa il contenuto di questo post. Perché mi ha parecchio colpito. Come sai, la mia storia è un po’ diversa dalla tua così come da quella di Emiliano e degli altri ragazzi. Voi avete passato gran parte del vostro tempo insieme, in comitiva a condividere cose, esperienze, viaggi e vacanze e, per quanto ti riguarda, anche “a rompere il cazzo agli altri”. Io più ignoravo la gente più stavo meglio. E ho sempre “invidiato” esperienze come le vostre.
Però, alla fine dei conti, vedo che il risultato è lo stesso, e la cosa mi consola. Ci sentiamo tutti dei disadattati. Tutti inadeguati, e in un certo senso migliori di quello che c’è fuori. Del paese che ci ospita e della gente che vi abita.
Pensavo, sbagliando, che chi avesse passato la vita fuori casa, in mezzo alla gente, comportandosi a scuola in modo “non convenzionale” e facendo casino in modi più o meno eclatanti avesse (automaticamente) una vita “migliore”, si sentisse (automaticamente) meglio “inserito” nel mondo, e fosse meno (sempre automaticamente) “detestato” dagli altri. Evidentemente non è così. Evidentemente il fatto di essere dei disadattati è sinonimo di talento, ed è, contemporaneamente sintomo “testa pensante”. E da quello che ho visto e letto finora su questo blog, di “testa” e di talento ne devi avere tanto. Complimenti, continua così, ma soprattutto continua a mandare in giro la tua roba. Ne vale la pena. Davvero.

CARLO ha detto...

X BEBBO
...è che non siamo noi a non volere le donne, io personalmente, me le farei anche per strada, giocherei con loro al dottore e l'ammalato, farei tante belle cose, sono loro che ci schifano, forse per le cose che diciamo o che facciamo. Se un giorno scoprirai il motivo, verrai a dirmelo vero?...saluti.
Carlos.

Bebbo ha detto...

Grazie cara, molto gentile da parte tua...
Vedrò fino a dove potrò spingermi, alla prima denuncia chiudo e riapro...Nel frattempo credo che pubblicherò un "Pesce"...

Bebbo ha detto...

a carlè...che te devo dì...
me sa che so diventato frocio, l'altra volta a lavoro ho conosciuto una, mentre mi parlava delle scarpe che si voleva comprare, le vacanze che voleva fare, il centro estetico dove doveva andare, lo smalto che doveva mettere...etc...io pensavo a quale mono montare...t'ho detto tutto.