lunedì 21 febbraio 2011

Tra le mie domande e il volo dell'aquila


Esistono imperativi nell’arte?
Esiste un’obbiettività nell’arte?
Esiste un’oggettività nella bellezza?
Ha uno scopo fine a se stessa?
Esiste un giudizio universale?
Nasciamo davvero innocenti?
Se l’arte è infinita anche l’ispirazione da cui scaturisce lo è?
Quanto tempo impieghiamo per adattarci ad una nuova forma d’ispirazione più fertile?
È più remunerativo il prodotto d’arte che resiste al tempo o il percorso che ci ha condotto ad esso che con il tempo sfuma nei ricordi?
Esiste un modo per tenere costante uno stato d’arte degno di sua produzione?
La contestazione è sempre sintomo d’innovazione?
L’incomprensione deriva davvero dall’ignoranza?
L’ombra è un prodotto della luce o viceversa?
Sentirsi appagati facendo del bene fa di noi degli altruisti o è un modo opportunista per soddisfare il nostro egoismo?
Lo scopo della vita è davvero altra vita?
Se di fronte all’arte siamo tutti uguali perché la somma di consensi supera un dissenso?
L’amore può alterare il percorso del gusto?
La bellezza può essere espressa in parole o è più significativo il silenzio?
Il suono del vento arriva a tutti allo stesso modo?
La visione serena del passato coincide con una negatività del presente o è solo un alibi per mascherare la nostra inadeguatezza al tempo?
L’evoluzione fa parte di un ciclo positivo o negativo?
La cultura ci rende liberi o schiavi?
Se il sapere ci rende infelici è meglio l’ignoranza?
La percezione coincide con una maggiore sensibilità?
La pazzia è uno stato privo di ragione o il suo stadio ultimo?
Le scelte implicano sempre una rinuncia?
Siamo davvero il risultato delle nostre scelte?
Esiste un uomo libero?
Che fondamenta ha la libertà?
Se l’attrazione è un prodotto chimico esiste una chimica per tenerlo sotto controllo?
Quando si desidera qualcosa si è di fatto incompleti?
Quante altre parole verranno inventate?
Legalizzeranno anche i sentimenti?
La censura è un prodotto democratico?
Il comun senso del buon costume è un risultato statistico borghese?
Chi ha definito la ragione?
Il lavoro è l’anestetico della mente?
L’equilibrio è una momentanea assenza di gravità?
A quale equilibrio risponde la bellezza?
È più remunerativa la vendetta o il perdono?
L’idolo è l’oppio per la realtà?

Il volo dell’aquila è espressione massima d’eleganza.
La sua è completezza, è armonia, purezza.
Il sua bellezza trova scopo nel suo esistere.
Il volo dell’aquila è puro equilibrio.
Il volo dell’aquila è pura bellezza.
Il volo dell’aquila è pura arte.

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