domenica 6 marzo 2011

Come se


Come se il tempo fosse uno stato d’animo assente e lontano.
Come se le pieghe fossero piani e le curve prive di prospettiva.
Come se non ci fossero riflessi
ed i specchi non fossero immagine di quello che hanno davanti,
ma uno spazio che continua da quello che hanno dietro.
Come non ci fosse gravità.
Come se la sabbia volasse ed il cielo fosse marea a terra
ed il mare non avesse onde e fosse bianco privo di moto.
Come se il suono non avesse udito
e le corde fossero tutte libere e potabili.
Come se l’acqua fosse sporca e non avessi sete
e le crepe non fossero conseguenza di una sterile aridità
ma fondamenta fertili di una vita priva di conversione.
Come se lo strappo cucisse e non fosse punto di rottura.
Come non ci fosse più porosità
ed il liquidi galleggiassero come sul vetro.
Come non ci fossero frammenti
ma solo identità distinte, coscienti e logiche.
Come se le pagine rimanessero bianche
e non ci fossero pensieri a renderle merito.
Come se le tue labbra fossero spine
ed i tuoi capelli fili d’acciaio legati ai miei tendini viziati
ed i tuoi occhi fossero argento vivo che parlano di ciò che voglio
e le tue parole fossero solo verbo all’infinito
ed il tuo sangue fosse nero inchiostro nei miei desideri
e la tua pelle fosse solo fumo scuro tra le mie avide dita
e l’aria che respiri di piombo freddo sulla mia bocca
e non ci fosse fiato sotto sforzo,
ma solo polvere maleducata che si posa dove vuole,
senza alcuna contaminazione.
Come se bruciassi ancora,
come me.
Come fossi ad un passo.
Come se il problema fossi tu.

Nessun commento: